Giuseppe Barbaro aspetta 17 giorni un intervento e muore. Palermo, inchiesta dopo la denuncia dei figli
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«Mio padre stava bene, godeva di buona salute», racconta la figlia di Giuseppe Barbaro. È suo l’esposto presentato alla Procura di Palermo dopo la morte del genitore di 76 anni avvenuta il giorno dell’Epifania all’ospedale Villa Sofia. È rimato diciassette giorni ricoverato, di cui tre su una barella del pronto soccorso, in attesa di essere operato per una frattura alla spalla. I parenti non hanno dubbi: è stato un caso di malasanità che ricorda la morte di una paziente, avvenuta sempre a Palermo, ma in un altro ospedale, lo scorso dicembre: era rimasta otto giorni su una lettiga. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
La sanità siciliana ancora nell’occhio del ciclone con esposti per pazienti morti e indagini delle procure come quella aperta dai pm di Palermo che indagano sulla morte di Giuseppe Barbaro, 76 anni, deceduto nel giorno dell’Epifania all’ospedale Villa Sofia dopo 17 giorni di ricovero in attesa di essere operato per una frattura. (Il Fatto Quotidiano)
La caduta in casa e il ricovero Un infortunio banale conclusosi in tragedia. Sono molti gli interrogativi dopo la morte di un pensionato di 76 anni, scomparso dopo 16 giorni di degenza presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo (Today.it)
La sanità siciliana torna al centro dell’attenzione, questa volta a Palermo, dove un caso drammatico ha sollevato polemiche e interrogativi. La famiglia, che ha denunciato presunte negligenze, ha presentato un esposto e ora la vicenda è al vaglio della Procura (StatoQuotidiano.it)
Disposta l'autopsia. La denuncia di una donna palermitana: "Mio padre Giuseppe Barbaro è arrivato al pronto soccorso di Villa Sofia con la frattura alla spalla che si era provocato cadendo in casa il 21 dicembre. (Fanpage.it)
Ma le sue condizioni sembravano già gravi, racconta la figlia che - assistita dall'avvocato Andrea… Era stato ricoverato per una frattura all’omero, è deceduto dopo 17 giorni di agonia. (La Repubblica)
Secondo i familiari non avrebbe ricevuto cure adeguate dai sanitari, i quali non avrebbero considerato le condizioni cliniche del paziente al suo arrivo, e si sarebbe perso tempo nel programmare... (Virgilio)