In Ue, l’Italia di Meloni è tra gli «smantellatori della democrazia»
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Né libera, né unita. Per avere una misura della distanza tra l’Europa ideata a Ventotene e quella allo stato attuale può essere utile dare un’occhiata alla VI edizione del Rapporto sullo Stato di diritto in Ue di Liberties, una rete indipendente di 43 Ong che lavorano sui diritti umani e le libertà civili in 21 Paesi diversi dell’Unione. Il Rule of law Report 2025, realizzato dalla Civil Liberties Union for Europe (Clue) è il più accurato «rapporto ombra» del monitoraggio annuale della Commissione europea (pubblicato di solito attorno a maggio, l’anno scorso slittato a luglio non senza polemiche) che approfondisce con visite, audizioni e incontri l’analisi delle criticità rilevate anche da Liberties. (il manifesto)
La notizia riportata su altri media
Il dossier considerato come il principale "rapporto ombra" sullo Stato di diritto in Ue inserisce per la prima volta l’Italia nel gruppo dei “demolitori”, accanto a Bulgaria, Croazia, Romania e Slovacchia, Paesi accusati di minare sistematicamente le fondamenta democratiche. (Il Fatto Quotidiano)
In Italia, insieme a Bulgaria, Croazia, Romania e Slovacchia vengono messi in atto “sforzi deliberati e sistematici per indebolire lo Stato di diritto in tutti i settori”. Lo rileva il ‘Civil Liberties Union for Europe‘ (Clue), organizzazione che salvaguarda i diritti umani nell’Unione europea, nel suo nuovo rapporto annuale sullo Stato di diritto nei Paesi europei. (LAPRESSE)
Tra i finanziatori di questa organizzazione figura anche il noto (Secolo d'Italia)
Bruxelles – Nel 2024 l’Europa, attanagliata da insicurezze e timori per la propria sicurezza e stabilità economica, si è decisamente spostata un po’ più a destra, a discapito dei diritti e delle libertà dei cittadini dell’Unione. (EuNews)
Meno di un anno fa è arrivato l’endorsement: Giorgia Meloni “concreta e capace”. Ora, forse dopo il no all’invio di truppe in Ucraina proposto da Keir Starmer, il Guardian ha cambiato idea sul premier italiano. (il Giornale)
(Roberto Festa) 3) L’Organizzazione degli Stati americani cambia passo. Domani la telefonata tra Cremlino e Casa Bianca che potrebbe cambiare le sorti di Kiev. (Radio Popolare)