Gli operai metalmeccanici scendono in piazza: sono a rischio seimila posti di lavoro
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Sono stati circa 70 i lavoratori che con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. A preoccupare il sindacato è la situazione in cui versano le imprese presenti nel territorio altotiberino e della provincia di Perugia, colpite dalla crisi, nata a livello europeo e che ha avuto ricadute fortissime anche nel territorio umbro. Gli effetti della crisi a livello provinciale, come affermano dal sindacato, rischiano di essere drammatici, con migliaia di posti di lavoro a rischio. (Saturno Notizie)
Su altri media
Sono stati circa 70 i lavoratori che sabato 22 novembre, con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. Allarme rosso per il settore metalmeccanico. (Corriere dell'Umbria)
Una serie di fattori ha portato a repentini cali nelle vendite delle automobili, soprattutto di quelle elettriche. Questa crisi ha costretto le grandi case automobilistiche europee a ripensare una parte del proprio modello di business, cercando nel risparmio e nei tagli alle spese il mancato profitto dovuto ai minori margini che i Bev garantiscono rispetto alle loro controparti a benzina. (QuiFinanza)
I Segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno inviato nel pomeriggio di oggi una lettera (che trovate allegata) alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Sottosegretario Alfredo Mantovano, ribadendo la necessità di convocare il Tavolo del settore Automotive alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. (Fiom-Cgil)
"L'automotive è una delle urgenze su cui è importante aprire un tavolo di lavoro anche con il governo". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, a Relind il Forum della Relazione Industriali organizzato da Confindustria e Assolombarda. (Teleborsa)
Si tratta di una bomba sociale ad orologeria. Si tratta di una problematica globale e interdipendente che va dagli stabilimenti automobilistici statunitensi all’offerta sempre più aggressiva dei players cinesi fino alle crisi dei grandi marchi tedeschi, all’imponente ricorso agli ammortizzatori sociali nelle aziende pugliesi del settore. (quotidianodipuglia.it)
Non c’è tregua per il settore automotive, che sta vivendo una fase di crisi senza precedenti. Una nota azienda è ora andata in bancarotta. (QuattroMania)