Consiglio dei ministri lampo, assente Salvini. Ok al decreto giustizia

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LAPRESSE INTERNO

Il vicepremier leghista rientrato a Milano per motivi familiari C0nsiglio dei ministri lampo a Palazzo Chigi, durato circa 20 minuti. Alla riunione non ha preso parte il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini che, a quanto si apprende, è dovuto rientrare a Milano per motivi familiari. Tra gli altri provvedimenti, è stato approvato il decreto che contiene misure in materia di giustizia. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri giornali

Una retromarcia che arriva proprio al termine di giornate convulse: con l’offensiva portata avanti da governo e maggioranza contro i giudici e le “decisioni politiche” che sarebbero state assunte da alcune toghe sui migranti; dopo l’imbarazzo della premier Giorgia Meloni per la frattura in maggioranza e dopo l’incontro con il capo dello Stato Sergio Mattarella. (la Repubblica)

Via libera del Cdm al decreto Giustizia, ma senza “bavaglio” ai magistrati e sicurezza informatica. Salvini non si presenta per «motivi famigliari», slitta il chiarimento dopo la tensione con Tajani Il caso (La Stampa)

Il Consiglio dei ministri ha approvato, nel corso di una seduta lampo che si è svolta venerdì pomeriggio, la delibera che dichiara l'interesse strategico nazionale del programma di investimento iniziale da 1,2 miliardi di euro presentato da Amazon Web Services (Aws), per stabilire ed espandere l'infrastruttura e i servizi cloud in Italia. (Corriere Roma)

Ok al decreto giustizia. Ma sparisce l’illecito per le toghe “opinioniste”

Un Consiglio dei ministri durato un quarto d’ora partorisce un decreto legge sulla giustizia semivuoto. (Il Fatto Quotidiano)

Quindici minuti. Tanto è bastato al Consiglio dei ministri per approvare il decreto legge che introduce modifiche nel settore della giustizia. (FIRSTonline)

Ieri infatti il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto-legge recante “Misure urgenti in materia di giustizia” ma senza la nuova previsione in materia di illeciti disciplinari per le toghe, come previsto invece da una bozza circolata nei giorni precedenti. (Il Dubbio)