Tesla: scendono le consegne, non il fair value
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Principali metriche Morningstar per Tesla Le azioni Tesla TSLA sono scese nella seduta di ieri del 6% a causa di consegne inferiori alle previsioni e di un calo su base annua nel 2024. Tuttavia, riteniamo che l’azienda sia ancora in grado di registrare una crescita delle consegne nel 2025. Perché è importante: Le consegne di Tesla sono diminuite nel 2024, il primo calo annuale nella storia dell’azienda. (Morningstar)
Su altre fonti
In 2024, Tesla è riuscita a consegnare 1.79 milioni di veicoli elettrici, non riuscendo a superare il record di consegne dell'anno precedente. Nonostante i buoni risultati del quarto trimestre, il produttore nordamericano non è riuscito a raggiungere il traguardo stabilito nel 2023, quando furono consegnate poco più di 1.8 milioni di unità; La differenza tra i due periodi è di quasi 19mila unità. (Highmotor)
Il Cybertruck, lanciato con grandi aspettative, sta incontrando serie difficoltà sul mercato. Nonostante Tesla avesse dichiarato di aver ricevuto oltre un milione di prenotazioni, i numeri effettivi delle vendite sono ben al di sotto delle previsioni. (Tom's Hardware Italia)
Nel 2024, le vendite in Cina sono aumentate dell’8,8%, raggiungendo un totale di 657.000 veicoli consegnati. (ClubAlfa.it)
Il gruppo di Elon Musk ha visto balzare le consegne dell'8,8% per oltre 657.000 veicoli, con un +12,8% messo a segno solo a dicembre. A dispetto di questi dati, però, Tesla continua a perdere quote di mercato nel Paese del Dragone, passando nel 2024 al 6% contro il 7,8% dell'anno precedente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il 2024 si è chiuso con una sfida che somiglia più a un testa a testa tra Tesla e Byd, due giganti che si contendono il trono dei veicoli elettrici. Byd è l'antagonista del colosso di Musk, è una macchina competitiva sia a livello di prestazioni che di prezzo. (QuiFinanza)
Dicevano così gli analisti di mercato nel 2017 quando, per ammissione di Elon Musk, la casa statunitense era a un un mese dal fallimento e si dibatteva (parole sue) "in un inferno produttivo e logistico". (La Gazzetta dello Sport)