Uccisa incinta di 7 mesi. La pm: viaggio nell’orrore: "Ergastolo all’ex di Giulia"
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Ergastolo per Alessandro Impagnatiello e 18 mesi di isolamento: chiesto il massimo della pena per il barman che, il 27 maggio di un anno fa, uccise con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta di sette mesi di suo figlio Thiago. Lei aveva 27 anni. È stata una lunga requisitoria quella della procura e poi la parola passata alla difesa, sette ore di udienza in corte d’assise in cui le parti hanno ripercorso tutto il "viaggio nell’orrore", quello di una storia che sembrava d’amore, deflagrata, invece, in un massacro: Giulia ha firmato la sua condanna a morte il giorno in cui ha detto al compagno che aspettava un bambino. (IL GIORNO)
Su altre fonti
È quanto si legge in una storia Instagram condivisa da Chiara Tramontano, sorella di Giulia, e dagli altri familiari all'indomani della discussione del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per omicidio volontario pluriaggravato. (Corriere Milano)
“Impagnatiello quando è andato in carcere aveva sul conto corrente 1.700 euro e non era nelle condizioni di reggere la paternità soprattutto nel momento in cui Giulia sarebbe andata via”. (Il Fatto Quotidiano)
Ieri al processo a carico di Alessandro Impagnatiello è stato il giorno dell'accusa e della richiesta di pena. «Un viaggio nell'orrore», quello di Giulia Tramontano è «un omicidio fra i più brutali». (il Giornale)
"Per i familiari di Giulia presenti in aula ieri, assistere al processo per il suo omicidio è stato come vederla morire una seconda volta". (IL GIORNO)
Giulia Tramontano, Impagnatiello lascia il tribunale a bordo del cellulare della penitenziaria 11 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
La denuncia social di Chiara Tramontano: «Le parole sono risuonate insensibili. Questo linguaggio rappresenta, forse, anche chi difende il colpevole» (Open)