Matilde Lorenzi, il ricordo della sorella: "Ci univano lo sport e l’amore per la vita"

Matilde Lorenzi, il ricordo della sorella: Ci univano lo sport e l’amore per la vita
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La Gazzetta dello Sport INTERNO

Sei anni di differenza possono non contare nulla. Te ne rendi conto all’istante ascoltando le parole commosse di Lucrezia Lorenzi, sorella maggiore di Matilde, a sua volta sciatrice e in forza al gruppo sportivo Esercito. “Io 26, Matilde quasi 20. Ma tra noi c’è sempre stata la stessa connessione che immagino ci sia tra due gemelle. Quello che provo adesso è un dolore immenso”. Lucrezia, non è retorica quindi dire che Matilde è e resterà sempre con lei? “Certamente no, perché è proprio così. (La Gazzetta dello Sport)

La notizia riportata su altre testate

E dunque raccoglieremo dei fondi, in piena trasparenza, perché non vogliamo nessun fiore per il suo funerale. E il suo racconto comincia da un concetto, "quello dell’eredità di Matilde che non possiamo mandare alle ortiche". (La Gazzetta dello Sport)

I residenti da tempo hanno chiesto l’attivazione del semaforo per tutti, non solo per l’accesso ai bus, ma il Comune di Perugia non interviene (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Mentre Matteo, il maggiore, è rimasto a Valgioie, in provincia di Torino, per stare vicino alla nonna. Adolfo Lorenzi, il padre di Matilde, la sciatrice 19enne morta in Val Senales, trattiene i singhiozzi, ma fa comunque fatica a parlare. (Corriere della Sera)

Addio a Matilde Lorenzi, l’amica: “I rischi in pista e la libertà”

Il corpo di Matilde Lorenzi sta tornando a casa. Poco prima delle 10 del mattino, Dall’ospedale San Maurizio di Bolzano, è partito il carro funebre che riporterà la ragazza nel suo Piemonte, vicina all’affetto di chi le voleva bene. (la Repubblica)

Inutile quindi puntare il dito contro presunte falle nella sicurezza: la procura altoatesina ha già escluso responsabilità penali per quanto accaduto, rilasciando il nulla osta ai funerali che saranno domani a Giaveno, nel torinese (il Giornale)

Ho smesso con l’agonistica alla stessa età in cui lei è morta. Non trovo il coraggio di chiamare sua madre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)