Dazi, la preoccupazione dei presidenti di regione. Zaia: “Un altro cigno nero, Italia punti su rapporto privilegiato”

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“Sono preoccupato, bisogna vedere cosa faranno gli Stati Uniti, sicuramente è importante che a livello nazionale ed europeo si intavoli subito una negoziazione con l’amministrazione statunitense. I dazi non fano bene all’Europa e non fanno bene agli Stati Uniti”, lo ha detto il presidente della conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, alla vigilia dell’entrata in vigore delle tariffe volute dalla Casa Bianca (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

La presidente del Consiglio: "Penso che sarebbero anche un'ingiustizia per molti americani" (Adnkronos)

Nel 2024 siamo arriv… «Bisognerà valutare con molta attenzione i dazi che Trump annuncerà. (La Stampa)

di Claudio Caponera Artena (Rm) – Ad aprire la discussione la vicesindaca Livia Latini che ha messo in evidenza la necessità di votare una mozione di indirizzo politico che tenga conto della volontà di gran parte dei cittadini che si sono dichiarati contrari sia all’ampliamento della Fassa sia all’impianto di Biogas tenendo altresì conto che nelle relazioni in merito l’Arpa ha evidenziato come le emissioni aumenteranno in maniera significativa. (La Torre Oggi)

Il Consiglio comunale di Montepulciano ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal gruppo Centrosinistra per Montepulciano per la tutela del vino e degli altri prodotti eno-gastronomici locali dalle minacce di dazi statunitensi. (Siena Free)

"Il 2 aprile sarà un giorno cruciale per l'economia mondiale. I dazi saranno il terzo cigno nero in cinque anni. L'Italia faccia valere il proprio rapporto privilegiato con gli Stati Uniti. L'Italia ha da sempre un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti: per questo bisogna trovare a breve un accordo, in forza del legame esistente e oggi politicamente più forte che mai. (Il Sole 24 ORE)

Trump lo chiama «Liberation day». E ovviamente bergamasco, visto il lungo elenco di prodotti che ogni giorno prendono la strada degli Stati Uniti, terzo mercato dopo quelli tedesco e francese. (Corriere Bergamo)