Maxi evasione e frode all’Unione Europea, ecco gli arrestati e i sequestri
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L’operazione Moby Dick coordinata dalla procura europea ha coinvolto 195 indagati. Le indagini sono state coordinate dai sostituti Gery Ferrara, Amelia Luise, Giordano Baggio, Sergio Spadaro e Gaetano Ruta che coinvolge varie città d’Italia, soprattutto Milano, Roma e Napoli, e anche diversi Paesi. C’è anche un palermitano finito in carcere, Antonio Lo Manto, 51 anni, e sono stati eseguiti diversi sequestri anche a Cefalù (BlogSicilia.it)
La notizia riportata su altre testate
Una maxi-frode sul commercio di prodotti informatici, in particolare del marchio Apple, è al centro dell' inchiesta della Procura europea degli uffici di Milano e Palermo che ha portato il gip di Milano, a disporre 47 misure cautelari e il sequestro di oltre 520 milioni di euro con accuse a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla frode Iva intracomunitaria con fatture inesistenti, riciclaggio e reati fallimentari con l'aggravante di aver agevolato gruppi criminali camorristici e mafiosi. (ilmattino.it)
Mega evasione Iva e riciclaggio, 47 misure da Lombardia a Sicilia 14 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Imponenti i numeri dell’operazione che ha coinvolto forze dell’ordine e inquirenti di mezza Ue, Svizzera ed Emirati Arabi: oltre 200 gli indagati, 400 le società coinvolte, scoperte fatture per operazioni inesistenti per 1,3 miliardi. (Corriere della Sera)
Tra i destinatari della misura cautelare (47 provvedimenti in totale) emessa dalla Procura Europea, in collaborazione con gli uffici di Milano e Palermo, figura anche Giovanni Nuvoletta, primogenito del boss Ciro, ucciso nel 1984 dal clan dei Casalesi nella sua tenuta di Marano, nella zona di Vallesana. (ilmattino.it)
“Desidero esprimere il mio apprezzamento e ringraziamento alla Guardia di Finanza per l’eccellente operazione condotta contro una vasta frode all’IVA, estesa su diversi Stati dell’Unione Europea. (Governo)
“Un giorno mi sono detto, un poco per superstizione: io non posso, sono stato fortunato fino ad ora, non posso più sfidare la mia fortuna. È il 27 settembre del 2021, Toni Lo Manto – legato a Lorenzo Tinnirello, killer (condannato per le stragi del ’92) e uomo di fiducia dei fratelli Graviano – spiega la nuova strategia d’affari della “mia mafia”. (Il Fatto Quotidiano)