Il viaggio della Coppa Davis: smontata, spedita e ricomposta a Roma

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la Repubblica SPORT

ROMA – “La coppa vera la spediscono. Pesa cento chilogrammi, dove la mettevamo sull’aereo?”. Ci scherza su il capitano dell’Italia Filippo Volandri all’aeroporto di Fiumicino, di ritorno da Malaga dopo la vittoria in Coppa Davis della nazionale azzurra. Lo fa stringendo a sé una coppa “da viaggio”, replica in miniatura del trofeo originale. Il viaggio della Coppa Davis L’insalatiera vera e propr… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Indica le leadership, quella di Jasmine Paolini (numero 4 del mondo dopo un anno straordinario) e quella di Jannik Sinner (che non ha bisogno di spiegazioni: è al vertice del ranking Atp dal 10 giugno scorso). (Il Sole 24 ORE)

È il successo della premiata ditta Jannik&Matteo nell’anno del trionfo delle celestine in Billie Jean King Cup (quanto ti saresti divertita a Malaga, Lea). Sinner marcato a uomo dagli abbracci di Musetti, Bolelli, Vavassori; lui che cerca il cuore largo di Berrettini, il gigante di panna che, al contatto, si scioglie in lacrime. (Corriere della Sera)

È la Coppa Davis di Matteo Berrettini, capo-ultrà a bordo campo, con la manica tirata su a mostrare il tatuaggio della rosa dei venti, o di una spada che infila un cuore da guappo di Notre-Dame de Fleurs, fare un tifo esaltato, entusiasta anche solo di essere lì; la felicità di chi forse credeva che non ce l’avrebbe fatta, a giocare ancora sfide sportive con quel peso: sentirsi importante, poter scrivere la storia. (L'Ultimo Uomo)

Coppa Davis, il pronostico di Starace: «L'Italia può vincere per altri 10 anni»

Coppa Davis Ieri l'Italia ha vinto la coppa Davis di Tennis per il secondo anno consecutivo, battendo in finale l'Olanda. Ne abbiamo parlato con il nostro Massimo Caputi.All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi. (rtl.it)

Oggi i cannibali siamo noi, ed è emblematico che gli azzurri siano andati a conquistare consecutivamente la seconda e la terza insalatiera della loro storia (la prima risaliva al 1976) a Malaga, proprio in casa di quella Spagna che l’anno scorso manco c’era, e quest’anno non è riuscita a nascondere i propri limiti dietro il crepuscolare, malinconico Nadal e dietro Alcaraz che è sì un fenomeno nei picchi, ma di Sinner non ha né la continuità di rendimento, né la capacità di fare squadra. (L'Eco di Bergamo)

Per anni Potito Starace è stato il volto del tennis in Campania. E pure oggi che ha smesso con quello giocato, continua a seguire il tennis tra palazzetti, stadi e tv. (ilmattino.it)