Bollicine italiane da record: superato il miliardo di bottiglie prodotte nel 2024
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Le bollicine italiane si apprestano a superare un traguardo storico nel 2024, con oltre 1 miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate. Gli spumanti italiani continuano a crescere, consolidando la loro posizione nei mercati internazionali e diversificando sempre di più i canali di consumo, da quelli tradizionali a quelli legati alla mixology. Un settore che sembra destinato a restare uno dei pilastri della viticoltura italiana. (Italia a Tavola)
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ROMA. Il mercato del vino italiano è in discesa, in particolare fra i giovani che non bevono più vino, meno che meno rosso. Ma il comparto tiene grazie alle bollicine, ed in particolare alle straordinarie performance del prosecco (anche quest’anno +10%). (l'Adige)
Nelle esportazioni di vino italiano c'è qualcosa di nuovo e significativo. Secondo una recente analisi dell'Osservatorio dell'Uiv, Unione italiana vini, sugli ultimi dati Istat con saldo al terzo trimestre 2024, per la prima volta le bottiglie di spumante dirette all'estero (528 milioni) superano quelle di rossi e rosati (524 milioni) e allungano ulteriormente sui bianchi (460 milioni). (Agronotizie)
Una notizia così merita un brindisi, rigorosamente con bollicine italiane: l’Italia nel 2024 ha superato il miliardo di bottiglie di spumanti prodotte e commercializzate. Esattamente 1,015 miliardi (+ 8% sul 2023). (ilmessaggero.it)
Lo certifica l'ultima analisi dell'Osservatorio Uiv (su dati Istat) che, considerando il saldo al terzo trimestre 2024, evidenzia come per la prima volta le bottiglie di spumante dirette all'estero (528 milioni) superino quelle di rossi e rosati (524 milioni) e allunghino ulteriormente sui bianchi (460 milioni). (Italia a Tavola)
Questo sorpasso, rivelato dall’analisi dell’Osservatorio Uiv basata sui dati Istat del terzo trimestre, sottolinea la crescita inarrestabile delle bollicine italiane, la cui produzione è quintuplicata negli ultimi vent’anni. (Food Affairs)
L’occhio, il naso, la bocca. Il colore del vino va osservato attraverso una sorgente luminosa. Una danza morbida nel bicchiere e l’aria ne libera il profumo. Poi un sorso. Assorbito dalle labbra, scorre per la lingua e per il palato, e ritorna alle labbra. (Giampiero Gramaglia – Gp News)