Il 2024 leggendario di Jannik Sinner, spiegato in 4 brevi punti

Il 2024 leggendario di Jannik Sinner, spiegato in 4 brevi punti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Esquire Italia SPORT

La stagione è (quasi) finita come è iniziata, con Sinner che alza per la prima volta un trofeo prestigiosissimo scrivendo la storia del tennis italiano. In mezzo, tra gli Australian Open e le Finals di Torino, undici mesi di dominio totale. Sui giornali internazionali si è guadagnato il titolo di Maestro, gli opinionisti di ogni emittente lo incensano descrivendo la sua stagione come una delle più impressionanti della storia. (Esquire Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Ha messo in vetrina pezzi che un anno fa doveva ancora creare: una collana di ace (14 in finale), orologi regolati sul polso altrui (6-4, 6-4, 6-4, 6-4 quello che batteva per Taylor Fritz), brillanti recuperi che fisici diversi non possono disegnare. (la Repubblica)

Un viaggio lungo undici mesi, dal torneo 250 di Brisbane all’appuntamento torinese con i migliori 8 giocatori della classifica mondiale, che ha segnato l’inizio di una nuova era del tennis, la fine di un’altra e il sorgere di un regno tricolore. (Il Fatto Quotidiano)

E’ l’epilogo atteso di un torneo perfetto, una vittoria dopo l’altra senza mai perdere un set. (Il Sole 24 ORE)

Atp Finals in tv: ascolti, il trionfo di Sinner

Sinner: "Ringrazio i tifosi, mi sono vicini anche quando le cose non vanno bene" (La Stampa)

In mezzo una clamorosa stagione da 70 vittorie complessive, 8 titoli, da n° 1 del mondo con quasi 4000 punti di vantaggio sul secondo. Le clamorose Finals di Jannik Sinner e la sua altrettanto clamorosa stagione 2024 sono celebrate da tutti i quotidiani sportivi e non solo questa mattina in edicola, con titoli e prime pagine da collezione. (Eurosport IT)

La partita è stata vista su Raidue da 3 milioni e 513 mila telespettatori per uno share del 20,8 per cento, con il prologo e il seguito al match che ha attirato l’attenzione di 2 milioni e 791 mila appassionati. (La Stampa)