Palermo, un mediatore dei clan dietro la frode Ue. “La mia mafia la trasformo in imprenditoriale”
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Si vantava di essere un gran mediatore: «Io faccio pubbliche relazioni ad alti livelli», sussurrava Toni Lo Manto, ritenuto vicino al clan palermitano della Noce. «Una volta, ho fatto parlare due persone che si dovevano sparare». È questo palermitano di 50 anni ad aver fatto da mediatore fra diversi gruppi, in Campania e in Lombardia, che hanno messo in piedi una maxi evasione dell’Iva comunitari… (La Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Imponenti i numeri dell’operazione che ha coinvolto forze dell’ordine e inquirenti di mezza Ue, Svizzera ed Emirati Arabi: oltre 200 gli indagati, 400 le società coinvolte, scoperte fatture per operazioni inesistenti per 1,3 miliardi. (Corriere della Sera)
Incensurato, ma con una rete di amicizie mafiose PALERMO – Incensurato, ma con una rete di amicizie mafiose. Più si scava nella vita di Toni Lo Manto, finito in carcere nell’inchiesta sulla frode fiscale scoperta dalla Procura europea, e più emergono contatti trasversali con personaggi di Cosa Nostra. (Livesicilia.it)
Su richiesta degli Uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO), il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano ha emesso 47 provvedimenti restrittivi – 34 in carcere 9 agli arresti domiciliari e 4 misure interdittive – nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. (varesenews.it)
Su richiesta degli Uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO), il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano ha emesso 47 provvedimenti restrittivi – 34 in carcere 9 agli arresti domiciliari e 4 misure interdittive – nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’IVA intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. (Luino Notizie)
L’operazione che ha coinvolto gli uffici della Procura Europea di Milano e Palermo, è sfociata ieri in 47 misure cautelari personali, sequestri di beni, valori e denaro per 520 milioni di euro e ricostruite false fatturazioni per 1,3 miliardi di euro. (IL GIORNO)
Un’operazione congiunta delle Procure Europee di Palermo e Milano ha portato all’esecuzione di 47 misure cautelari e al sequestro di beni per 520 milioni di euro, nell’ambito di un’inchiesta su una maxi evasione IVA. (BlogSicilia.it)