Da Bansky a Modigliani: scoperta rete di commercializzazione di opera d'arte false

Da Bansky a Modigliani: scoperta rete di commercializzazione di opera d'arte false
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Attiva la lettura vocale Producevano e commercializzavano, anche attraverso case d'aste compiacenti, opere d'arte false del tutto simili a originali di capolavori dei più disparati artisti.... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La notizia riportata su altri media

Ma l'esperto è anche l'estensore dell'atto d'accusa sui tre presunti falsi esibiti nelle mostre promosse a Mestre e a Cervia da MetaMorfosi, associazione presieduta dal padovano Pietro Folena (che ieri abbiamo contattato inutilmente e a marzo aveva annunciato una contro-querela: «L'esposto che riporta notizie false e le dichiarazioni rese in questi giorni configurano una gravissima lesione della credibilità del nostro gruppo»). (ilgazzettino.it)

Sono ancora innocenti (fino a sentenza definitiva) i trentotto soggetti indagati che avrebbero ricettato, falsificato e commercializzato oltre 2.100 opere d’arte contemporanea che, se immesse sul mercato, avrebbero portato a un danno economico superiore ai 200 milioni di euro. (Artribune)

Sono 38 le persone indagate. (La Repubblica Firenze.it)

Falso Banksy all’M9 di Mestre, sequestri e denunce

E poi Wassily Kandinsky, Gustav Klimt, Henry Moore, ma anche Marc Chagall, Monet, De Ch… In totale sono 38 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sui falsari della pop art, che ha portato al sequestro di 2.100 opere d’arte false, in testa repliche di Banksy e Paul Klee, ma anche Andy Warhol. (La Repubblica Firenze.it)

Gli annunci di vendita online scandagliati dal sistema informatico progettato dai carabinieri della Tutela patrimonio culturale (Tpc) e che si avvale da tre anni dell’intelligenza artificiale, avevano fatto rilevare, unitamente all’attenzione degli investigatori, una serie di opere false messe sul mercato, a prezzi eccessivamente bassi, da un imprenditore, un intermediario originario di Pisa. (La Repubblica Firenze.it)

Falsificavano opere d’arte e, tra le varie destinazioni dei quadri contraffatti, figura anche Mestre, la già abbastanza discussa mostra dedicata al lavoro di Banksy, ospitata quest’anno negli spazi del museo del Novecento. (La Nuova Venezia)