Siria, cosa accade e perché: 13 anni di guerra civile e il riarmo dei 'ribelli'
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L'attenzione internazionale torna sulla Siria. Dopo anni di silenzio, a far riaccendere i riflettori sul Paese arabo sono state l'avanzata nel nord di fazioni armate, a cominciare da Aleppo, e la sfida al leader siriano Bashar al-Assad. Cosa ha portato alla guerra civile siriana e cosa sta succedendo? Nel marzo del 2011 migliaia di siriani, all'epoca delle cosiddette Primavere Arabe, sono scesi in piazza per chiedere riforme democratiche, contestando Assad, della minoranza alawita, salito al potere dopo la morte del padre Hafez, nel 2000, in un Paese a maggioranza sunnita (Adnkronos)
Su altre fonti
Qui, mentre l'Isis cerca di imporre una sola bandiera (quella nera) e un solo credo (quello dell'islam più radicale) tutti festeggiano la nascita di Cristo. Sono gli ultimi giorni di dicembre 2016 e Damasco è fredda, forse più del solito. (il Giornale)
È un’organizzazione capace di destabilizzare non solo il Medio Oriente, ma anche l’Europa, e che ha legami diretti in Italia. In questi giorni sentiamo di nuovo parlare della Siria e dei “ribelli siriani”, ma dietro questo termine generico c’è un nome che torna a emergere: Hayat Tahrir al-Sham (HTS). (Nicola Porro)
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano In Siria “la speranza è morta” e la gente ha un unico desiderio: “Scappare”. Quattordici anni di conflitto, la povertà estrema, le sanzioni internazionali, il terremoto, ora una nuova ondata di tensioni e violenze iniziano a pesare sul cuore anche del cardinale Mario Zenari. (Vatican News - Italiano)
Ha causato centinaia di migliaia di morti e più di 10 milioni tra profughi e sfollati. Al culmine della guerra civile Aleppo era divisa tra aree controllate dal governo e aree ribelli, ma con l'aiuto della potenza aerea russa e di Hezbollah il regime del presidente Assad fu in grado di riprendere il controllo dell'intera città entro la fine del 2016. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dopo l’inizio delle operazioni dei gruppi armati anti-regime contro Aleppo, le forze del regime siriano hanno perso in breve tempo il controllo di vaste aree. I gruppi armati, che dal 27 novembre si scontrano con le forze del regime nel nord del paese, continuano ad avanzare a est e sud-est di Idlib. (la Repubblica)
Vacilla la tenuta del sistema di potere siriano, incarnato dal presidente Bashar al-Assad e per anni puntellato dagli sforzi militari, politici e diplomatici di Iran e Russia. Da giorni continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. (Sky Tg24 )