Il presidente azero: «L’aereo caduto colpito dai russi, Mosca lo ammetta e punisca i colpevoli»
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L'aereo dell'Azerbaijan Airlines, precipitato nel Kazakhstan occidentale 4 giorni fa, è stato danneggiato «dai colpi sparati dal territorio russo». Lo ha detto il presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, in un'intervista al canale statale AzTV ripresa dalla Tass. «Conosceremo la versione finale dopo aver aperto le scatole nere. Ma le prime versioni sono sufficientemente giustificate e basate sui fatti. (L'Unione Sarda.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
In un’intervista ai media statali, Aliyev ha detto che il governo di Baku si è rammaricato del fatto che Mosca “abbia avanzato teorie” che “mostravano chiaramente di volere nascondere” la questione. (Il Fatto Quotidiano)
Il presidente russo Vladimir Putin ha rivolto le sue scuse per il "tragico incidente nello spazio aereo russo" durante una conversazione con l'omologo azero Ilham Aliyev. Mercoledì scorso, un aereo passeggeri della Azerbaijan Airlines è precipitato in Kazakistan mentre si dirigeva verso la capitale cecena Grozny. (Sardegna Live)
L'aereo passeggeri dell'Azerbaigian Airlines, precipitato questa settimana in Kazakistan, è stato colpito dal territorio russo. Lo ha dichiarato il presidente azero, Ilham Aliyev, all'indomani del colloquio avuto con il leader russo, Vladimir Putin. (Adnkronos)
Mosca ha rifiutato di commentare le segnalazioni secondo cui l'aereo potrebbe essere stato abbattuto accidentalmente dalla sua difesa aerea. (Tiscali Notizie)
Tuttavia, il presidente russo non ha indicato se l’aereo sia stato colpito da queste difese. Allo stesso tempo, Grozny, Mozdok e Vladikavkaz erano attaccate da droni da combattimento ucraini, e le difese aeree russe hanno respinto questi attacchi”. (RSI)
La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto legge che proroga, fino al 31 dicembre 2025, previo atto di indirizzo delle Camere, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina. (la Repubblica)