Carabiniere ucciso dalle Br: «Alla Spiotta c’ero anch’io». L’ammissione dopo 50 anni

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ANNI DI PIOMBO «C'ero quel giorno alla cascina Spiotta, sono io il brigatista fuggito». Si è deciso a parlare, Lauro Azzolini, a mezzo secolo dal sequestro di Vittorio Vallarino Gancia durato meno di un giorno, tra 4 e 5 giugno ’75, finito nel bagno di sangue che costò la vita all'appuntato pennese dei carabinieri Giovanni D'Alfonso, 45 anni, papà di tre figli piccoli, e a Margherita Cagol, moglie di Renato Curcio e cofondatrice delle Brigate Rosse (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Ora però dica tutto anche sul suo ruolo come membro del comitato esecutivo durante il sequestro Moro e soprattutto dove si tenevano le riunioni, chi era il padrone di casa, chi vi partecipava, chi batteva a macchina i comunicati e dove era la prigione di Moro". (Gazzetta di Parma)

Dove nel giugno del 1975 le Brigare Rosse tenevano rinchiuso l'industriale Vittorio Vallarino Gancia, precedentemente sequestrato - l'ex BR Lauro Azzolini ha reso ieri dichiarazioni spontanee davanti alla Corte d'Assise di Alessandria nel processo per l'omicidio dell'appuntato dei carabinieri Giovanni D'Alfonso (Fanpage.it)

Di Alessandra Codeluppi Ha aperto una breccia non solo nel processo, ma anche nella storia, dopo mezzo secolo. Le sue parole hanno avuto un effetto deflagrante, colpendo al cuore anche i parenti delle vittime del sequestro di Aldo Moro. (il Resto del Carlino)

Non sempre conta cosa sia davvero, più spesso è importante capire chi la rivendica. Sugli anni del terrorismo e della lotta armata, nonostante i decenni inesorabilmente passati, il dibattito storiografico avviene per lo più all’interno delle aule di tribunale, dove la ricerca della verità è subordinata alla prospettiva di una condanna. (il manifesto)

Ora però dica tutto anche sul suo ruolo come membro del comitato esecutivo durante il sequestro Moro e soprattutto dove si tenevano le riunioni, chi era il padrone di casa, chi vi partecipava, chi batteva a macchina i comunicati e dove era la prigione di Moro". (Espansione TV)

La Juventus sta vivendo un momento delicato e gli occhi sono tutti puntati sì sulla squadra, ma soprattutto sulle mosse di Thiago Motta che al momento sembra (SpazioJ)