Velo «consigliato» e niente dollari: nella roccaforte filo-turca di Idlib

Velo «consigliato» e niente dollari: nella roccaforte filo-turca di Idlib
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Corriere della Sera ESTERI

Donne rigorosamente col capo coperto, programmi scolastici condizionati dall’Islam, un monumento in centro tappezzato di slogan per la «liberazione» di Gerusalemme, ma soprattutto ovunque i segni dell’influenza turca: occorre venire a Idlib per indagare le radici e la politica del nuovo potere in Siria. Dove sino a 8 anni fa stavano i campi militari fondamentalisti di Isis e Al Nusra oggi pattugliano i miliziani di Hayat Tahrir al Sham (Hts), il gruppo islamico che ha rovesciato il regime di Bashar Assad: le colline attorno al capoluogo della rivoluzione sono costellate di nuovi quartieri fatti di palazzi moderni costruiti dalle compagnie edili turche. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Quale ruolo possono avere le forze di sinistra nella realtà mediorientale ormai dominata da poteri fondamentalisti e da un neocolonialismo che vede in azione potenze regionali e globali? (Contropiano)

I negozi hanno appena aperto e c’è già folla. Sembra un bambino in un negozio di caramelle. (Il Fatto Quotidiano)

Parlando dopo una riunione di governo ad Ankara, Erdogan ha anche minacciato di avviare una nuova operazione transfrontaliera in Siria contro le milizie curde nel caso in cui la Turchia si sentisse minacciata o rilevasse un rischio per l'integrità territoriale della Siria. (la Repubblica)

Siria, oltre 100 morti in scontri tra curdi e filoturchi

Quale ruolo possono avere le forze di sinistra nella realtà mediorientale ormai dominata da poteri fondamentalisti e da un neocolonialismo che vede in azione potenze regionali e globali? Lo chiediamo a Kemal Okuyan, segretario generale del Partito comunista di Turchia (Türkiye Komünist Partisi, Tkp), dopo che di fronte ai droni delle colonne guidate da Hay’at Tahrir al-Sham (Hts) l’esercito siriano si è dissolto, stremato da 13 anni di guerra e sanzioni, con soldati di leva mal equipaggiati, perfino malnutriti. (il manifesto)

Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, con un riferimento implicito alle rivendicazioni autonomiste delle zone nel nord della Siria sul confine turco, dominate dalle forze curde, ritenute da Ankara terroriste. (Tuttosport)

Lo ha detto all'Afp Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui da venerdì sera i combattimenti intorno alla città di Manbji hanno fatto 101 morti, 85 tra i gruppi filoturchi e 16 tra le Forze democratiche siriane (Sdf). (Adnkronos)