Il patriarcato non esiste. Valditara la dice giusta sull’omicidio Cecchettin

Il patriarcato non esiste. Valditara la dice giusta sull’omicidio Cecchettin
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La Verità INTERNO

Difficile dare torto al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a proposito del delitto di Giulia Cecchettin. Per quanto a sinistra l’omicidio della giovane sia stato strumentalizzato ai fini di istruire un processo a carico del maschio italiano, inteso come soggetto politico tendenzialmente aut... (La Verità)

Ne parlano anche altri media

"Macerata non è una città sicura, soprattutto nelle fasce notturne". È la denuncia in merito alla situazione femminile in città, uno dei motivi alla base del "Corteo arrabbiato" in programma sabato per le vie del centro storico. (il Resto del Carlino)

Gino Cecchettin durante la presentazione della Fondazione dedicata a sua figlia alla Camera - Siciliani (Avvenire)

Appellandosi ai valori costituzionali, alle pari opportunità e alla civiltà offesa dal fenomeno della violenza maschile contro le donne – a una settimana esatta dalla giornata mondiale che ne ricorda, come ogni anno, il significato sistemico – il ministro non è sembrato così aggiornato, come il nome del suo dicastero imporrebbe, in particolare in due passaggi: ha citato la violenza sessuale che «si combatte anche riducendo i fenomeni di marginalità e di devianza legati alla immigrazione clandestina»; ha poi indicato il patriarcato conclusosi «come fenomeno giuridico» con la riforma del diritto di famiglia del 1975. (il manifesto)

Gino Cecchettin, il discorso alla Camera: «Ho avuto paura, ma verso il carnefice di mia figlia non provo odio. Con la Fondazione Giulia porteremo l'educazione nelle scuole»

Così, per automatismo, corroborato da sovraesposizione mediatica. La prima cosa che non si capisce, e non si capisce perché non ha senso, è per quale motivo uno che ha avuto una disgrazia come una figlia trucidata, debba diventare maestro di pensiero. (Nicola Porro)

La violenza è violenza, indipendentemente da dove essa arrivi". (Fanpage.it)

Perché è così che spesso funziona la vita: ci prende per mano e ci porta a compiere i passi più luminosi, a scorgere una strada quando tutto sembra perduto. Oggi siamo qui per dare forma concreta ad un sogno: un sogno che ha un valore immenso perché è nato da una tragedia immane. (Corriere della Sera)