Sanzioni ai beni russi. Orban blocca l’Europa

Sanzioni ai beni russi. Orban blocca l’Europa
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

La storia è sempre la stessa: Budapest dice no. Questa volta però ci vanno di mezzo anche gli interessi degli Usa. Il terreno di scontro è il prestito da 50 miliardi di dollari all’Ucraina deciso su impulso di Washington con a garanzia gli asset della Banca Centrale russa immobilizzati in Europa. L’Ungheria ha espresso riserve e dunque la Commissione Ue ha ideato un meccanismo per aggirare il possibile veto . (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Il Consiglio europeo ha istituito un nuovo quadro di sanzioni in risposta alle azioni destabilizzanti della Russia condotte all’estero. Il quadro consentirà all’Unione Europea di adottare misure nei confronti di individui e entità coinvolti in azioni e politiche del governo russo volte a minare i valori fondamentali dell’Unione e degli Stati membri e compromettere la loro indipendenza, sicurezza e integrità. (Ultima Voce)

PUBBLICITÀ Martedì l'Ungheria ha confermato che non sosterrà la modifica delle sanzioni Ue sui beni immobilizzati della Russia di cui gli alleati del G7 hanno bisogno come garanzia per concedere un prestito di 45 miliardi di euro all'Ucraina fino a dopo le elezioni negli Stati Uniti del mese prossimo. (Euronews Italiano)

PUBBLICITÀ L'Unione europea ha dato il via libera alla concessione di un prestito all'Ucraina fino a 35 miliardi di euro. Mentre i 27 hanno già concesso finanziamenti a Kiev in diverse occasioni, il metodo di rimborso di questo prestito è senza precedenti. (Euronews Italiano)

Ue, nuovo veto dell’Ungheria sulle sanzioni alla Russia: così Budapest rischia di far saltare il prestito da 50 miliardi all’Ucraina

Dal 24 febbraio 2022, il Canada, la Francia, la Germania, l’Italia, il Giappone, il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Unione Europea (collettivamente denominati “Gruppo dei 7” o “G7”) hanno implementato infatti i controlli sulle esportazioni e sulle sanzioni che limitano l’accesso della Russia a tecnologie e ad altri materiali necessari per sostenere le operazioni militari e la guerra in Ucraina; il G7 ha anche coordinato questi regolamenti con la Global Export Control Coalition (GECC), una coalizione di 39 membri che ha attuato controlli sostanzialmente analoghi in risposta all’invasione immotivata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia. (Diritto Bancario)

E a bloccare tutto è ancora l’Ungheria, presidente di turno dell’Ue, che con il ministro delle Finanze Mihàly Varga, a margine della riunione dell’Eurogruppo, ribadisce la propria contrarietà all’estensione da 6 a 36 mesi della durata del rinnovo al congelamento degli asset russi. (Il Fatto Quotidiano)

Chi pagherà per il prestito all’Ucraina? I Paesi membri dell'Ue hanno dato il via libera all'emissione di un prestito per sostenere l’economia dell’Ucraina, utilizzando come garanzia gli asset congelati della Banca centrale russa (Start Magazine)