Su canone Rai e sanità guerriglia Fi-Lega, e Meloni si infuria
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Roma, 27 nov. – Giorgia Meloni è furiosa e non fa niente per nasconderlo. Il pasticcio sul canone Rai proprio è una cosa che non tollera perchè – spiega chi ci ha parlato – dà un messaggio di litigiosità nella maggioranza che il governo non può permettersi.Per questo stamane, dopo la bocciatura in commissione dell’emendamento della Lega per il taglio del canone (con il parere favorevole del governo) a causa del voto contrario di Forza Italia, decide di intervenire subito, facendo trapelare alle agenzie che “l’inciampo” della maggioranza “non giova a nessuno”, in un momento in cui “il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà”. (Agenzia askanews)
Su altre fonti
L'Italia deve continuare a svolgere un ruolo chiave e di guida a sostegno delle forze armate in Libano: con queste parole il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha salutato il primo giorno di tregua tra Israele e Libano. (il Giornale)
Il governo aveva espresso parere favorevole alla modifica, con la Lega a proporre l’emendamento per un’operazione che valeva circa 430 milioni di euro. Forza Italia ha votato contro la misura insieme all'opposizione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
“Comprendo gli interventi dell’opposizione, al loro posto avrei fatto lo stesso, ma vorrei rilevare che la maggioranza è assolutamente operativa e coesa“. L’intervento di Gasparri è durato cinque minuti e ha spaziato dalla politica interna a quella europea, ha tirato in ballo Cafiero de Raho, e finalmente ha parlato della Rai: “Non è su questo che si fonda il patto di governo, ma sul taglio delle tasse, che noi faremo. (Il Fatto Quotidiano)
Introduzione (Sky Tg24 )
A margine dell'evento le immancabili domande dei cronisti sul fatto del giorno, l'incidente sul canone Rai in commissione Bilancio (la maggioranza è (Secolo d'Italia)
Bocciato in Commissione bilancio del Senato l’emendamento della Lega per ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro. La proposta di modifica, che aveva il parere favorevole di relatore e governo, è stata bocciata con 10 voti favorevoli e 12 contrari. (Italia Oggi)