Social-genocidio dei soldati israeliani, 50 denunce nel mondo contro militari dell’IDF per crimini di guerra a Gaza
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Delle organizzazioni pro-Palestina hanno presentato 50 denunce nei tribunali di paesi come Francia, Brasile, Belgio, Sud Africa e Sri Lanka contro i soldati israeliani dell’IDF accusati di aver commesso crimini di guerra a Gaza. Le organizzazioni in supporto della Palestina in questi mesi hanno condotto ricerche sui post pubblicati dai soldati israeliani di stanza a Gaza sui social network, documentando potenziali crimini di guerra commessi dai militari dell’IDF che, nei video condivisi tramite le piattaforme, umiliano i palestinesi. (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altre testate
Escono fuori da un’ambulanza e sparano. Così i soldati dell’IDF si sono inflitrati nel campo rifugiati di Balata, a Nablus, nel nord della Cisgiordania occupata. Secondo i media palestinesi nell’attacco sarebbero morti un uomo e una donna di 80 anni. (Il Giornale d'Italia)
La vicenda è nata anche in questo caso da una denuncia presentata dalla Hind Rajab Foundation (Hrf, un gruppo di difesa dei diritti dei palestinesi con sede in Belgio), che accusa il soldato israeliano, anche in base a tracce lasciate sui suoi profili social, di essere coinvolto nelle sistematiche demolizioni di abitazioni civili a Gaza. (Contropiano)
“È dall’inizio dell’assedio di Gaza che i soldati israeliani postano i propri crimini di guerra sui social media”, a dirlo è il giornalista Leonardo Bianchi che in un video documenta come i soldati di Tsahal postano sui loro sociale media le foto dei crimini di guerra commessi durante il loro servizio a Gaza. (Il Giornale d'Italia)
L’ambasciata israeliana in Brasile ha aiutato un soldato in vacanza nel paese a fuggire e far ritorno in Israele dopo che le autorità brasiliane avevano avviato un’investigazione sul militare accusato di aver preso parte alla demolizione di case di civili nella Striscia di Gaza. (Il Giornale d'Italia)