Parigi 2024, Alice D’Amato: "Mi sono presa quello che meritavo"

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La Nuova Sardegna SPORT

“È stata una gara stranissima perché sulla carta non ero tra le favorite, le altre hanno sbagliato e io ho cercato di cogliere l’occasione. Ho fatto il mio esercizio e mi sono presa quello che mi meritavo in quel momento. All’inizio pensavo di aver vinto la medaglia di bronzo e a me andava già benissimo, per me era già tantissimo essere entrata in finale. Gli ultimi due esercizi di Biles e Andrade non li ho guardati, ma capivo che c’era qualcosa che non andava. (La Nuova Sardegna)

Ne parlano anche altre fonti

C’è un po’ di Bergamo nel risultato storico della ginnastica artistica femminile ottenuto lunedì 6 agosto nella finale a trave, con Alice D’Amato laureata campionessa olimpica all’attrezzo e Manila Esposito medaglia di bronzo (entrambe del Gs Fiamme Oro). (L'Eco di Bergamo)

Nella complessa genesi della ginnastica moderna — in sovrapposizione tra artistica e ritmica — non troviamo solo l’«esercizio» evocato dall’etimo greco della parola. (Corriere della Sera)

Non è vero che Alice non lo sa. Occhi di ghiaccio, piedi da fata, caviglie d’acciaio. Quelli li vedi. È la testa che è difficile da leggere. Cosa può passare nella mente di una ragazza di 21 anni che ribalta la sua vita su un parallelepipedo di legno lungo cinque metri e largo appena dieci centimetri, piazzato come un patibolo a 125 centimetri da terra? Si chiama trave, ma sembra qualcosa di molto più cattivo. (Avvenire)

Laura Pausini e le tre cose in comune con la medaglia d'oro Alice D'Amato

Le fate del Gruppo sportivo della Polizia di Stato hanno illuminato la Bercy Arena di Parigi portando il tricolore dove non era mai arrivato. Alice D’Amato e Manila Esposito hanno scritto una pagina indelebile dello sport azzurro conquistando rispettivamente l’oro e il bronzo alla trave, seconda medaglia per entrambe dopo l'argento vinto con la squadra. (Poliziamoderna.it)

Anche comunque essere lì e sfruttare l'occasione delle ginnaste più forti che hanno sbagliato per me è stato davvero importante. Mantenere la concentrazione in una finale olimpica è sempre davvero molto difficile e le finali alla trave sono sempre così, soprattutto con l'attrezzo. (il Dolomiti)

“Penso che Alice sia una grandissima atleta e insieme alla sua squadra ci hanno permesso di sognare alla grande e sono contenta che ci mostrino che questi risultati arrivano quando c’è talento ma anche moltissimo sforzo, lavoro fisico e psicologico, disciplina. (Radio Italia)