Su Unicredit-Bpm Salvini è un disco rotto e si contraddice. Strappo con Tajani e Fi: “La politica non si immischi”
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“È una banca straniera, questo dice la composizione azionaria”. La notte non ha portato consiglio a Matteo Salvini, che martedì 26 novembre è tornato ad attaccare Unicredit. La banca milanese è colpevole di aver lanciato, all’alba di lunedì, un’offerta di acquisto sul Banco Bpm che mette in crisi il progetto di un terzo polo bancario tra Milano (Bpm) e Siena (Mps) tanto caro alla Lega. “Non ce l’ho con nessuno, basta che non si metta in discussione il terzo polo bancario che sta nascendo“, ha detto il vicepremier. (Il Fatto Quotidiano)
Su altri media
Reuters (Avvenire)
Era il passaggio storico dallo Stato al mercato, il tempo del grande piano di vendita di società pubbliche con il quale la «foresta pietrificata» delle banche fu spinta verso le aggregazioni. La notte della privatizzazione della banca che allora si chiamava Credito Italiano e ora si chiama Unicredit fu molto lunga. (Corriere della Sera)
ROMA – Sinergie: è la parola che fa brillare gli occhi degli azionisti. E nel caso di un’acquisizione di Banco Bpm da parte di Unicredit sarebbero considerevoli. (la Repubblica)
L'assalto di Unicredit a Bpm per fermare l'unico "terzo polo" nascente: quello bancario (Today.it)
Si tratta della pagina e mezza del comunicato con cui il cda di Banco ha di fatto bocciato l'operazione voluta da Andrea Orcel, il ceo di Unicredit. C'è una pagina e mezza di ragioni per le quali Banco Bpm non ha gradito le attenzioni che le sono state rivolte da Unicredit. (L'HuffPost)
L’ho portato con me quando sono diventato giornalista di Repubblica dove, tra le altre cose, mi sono occupato di inchieste e grandi scandali come quello di Parmalat, contribuendo a smascherare i suoi bilanci falsi. (la Repubblica)