Manovra, Salvini: "Paghino i banchieri e non gli operai"

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Il Mattino di Padova INTERNO

Manovra, Salvini: "Paghino i banchieri e non gli operai" "Se qualcuno deve pagare qualcosa in piu', paghino i banchieri e non gli operai". Cosi' il segretario della Lega, Matteo Salvini dal palco di Pontida a proposito delle misure previste dalla prossima legge di bilancio. Salvini ha aggiunto: "Il governo e' compatto, e' un governo di amici prima ancora di alleati, ovviamente ogni tanto discutiamo" (NPK) 00:52 (Il Mattino di Padova)

La notizia riportata su altri giornali

Ma diversa anche da quella degli ultimi anni, concentrata sulla politica nazionale. Una kermesse internazionale, decisamente diversa da quella delle origini, dove sul palco difficilmente arrivavano argomenti che non fossero la conquista del federalismo e l'emancipazione dal centralismo “romano”. (Il Dubbio)

Nessun passo indietro sull’autonomia differenziata, pugno duro contro l’immigrazione irregolare e avanti a testa alta nel processo Open Arms. Questi i temi centrali del discorso con cui Matteo Salvini ha chiuso oggi – domenica 6 ottobre – la 36esima edizione di Pontida, il tradizionale raduno della Lega nel Bergamasco. (Open)

Se si dovesse sintetizzare in un’espressione la due giorni di Pontida, quella di Salvini è stata l’inaugurazione della “terza via”: la “lotta nel governo” o “il governo di lotta”. Né di lotta, né di governo. (ilmessaggero.it)

Salvini e Orban, la sfida alla Ue: «E le banche devono pagare»

C’è il ricordo e il dolore per il 7 ottobre 2023, l’anniversario della strage dei 1200 israeliani uccisi da Hamas, quindi l’inizio della reazione di Benjamin Netanyahu, le 40 mila morti a Gaza e il dramma degli ostaggi ancora nelle mani degli jihadisti. (la Repubblica)

E' questo lo slogan del comizio leghista di Pontida, paesino della bergamasca, che ha visto protagonista il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. L'edizione numero 36 della kermesse, iniziata oggi, ha coinvolto i partiti confluiti nei Patrioti d'Europa. (QuiFinanza)

«Giù le mani da Matteo!». Lo gridano dalle loro casacche i volontari bergamaschi, che per tutta la mattina grigliano salamelle e arrosticini (e la polenta? «Finita, prima dell’ora di pranzo»). (ilmessaggero.it)