A Pontida nel giorno dei big: Orban show, Giorgetti sulla manovra e chiude Salvini

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A Pontida nel giorno dei big: Orban show, Giorgetti sulla manovra e chiude Salvini Sul prato è spuntata anche la bandiera della Russia. Il segretario della Lega sul processo Open Arms: "Se verrò condannato entrerò in carcere a testa alta" Getting your Trinity Audio player ready... BERGAMO – Sul prato di Pontida è spuntata oggi anche una bandiera della Russia. Mentre gli ospiti stranieri si sono alternate sul palco, il vessillo russo è stato sbandierato tra le prime file. (Dire)

Ne parlano anche altri giornali

"Non è reato difendere i confini". E' questo lo slogan del comizio leghista di Pontida, paesino della bergamasca, che ha visto protagonista il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. (QuiFinanza)

A Pontida, a poca distanza dalla provincia di Lecco, è stato il giorno del raduno leghista, che anche quest'anno ha richiamato militanti, amministratori e volti noti del Carroccio a più livelli, a partire dal segretario Matteo Salvini. (Lecco Online)

Il generale al termine del raduno di Pontida (LAPRESSE)

Salvini a Pontida: "Governo compatto. Manovra? Paghino i banchieri, non gli operai"

È la sfida che Matteo Salvini ha rilanciato con quella che più di un oratore ha voluto definire la “nuova Pontida” della Lega. Ma diversa anche da quella degli ultimi anni, concentrata sulla politica nazionale. (Il Dubbio)

Il generale Vannacci la tessera della Lega non la prende, alle elezioni Europee quando è stato candidato come indipendente ha avuto la visibilità a cui sono abituati i pezzi grossi del partito. E a Pontida, in provincia di Bergamo, alla festa politica più importante da quando esiste il Carroccio, il generalissimo boccia la proposta di riforma della cittadinanza italiana formulata da Forza Italia. (ilmessaggero.it)

Al grido di "Noi non molliamo mai", Matteo Salvini chiude l'edizione 2024 della festa della Lega a Pontida. Il vicepresidente del Consiglio si prende tutto l'affetto per il popolo leghista gli ha voluto tributare in segno di solidarietà per il rischio di subire una condanna a sei anni di carcere per il caso Open Arms (il Giornale)