Furti in serie nelle ditte orafe dell'Aretino: due arresti, trovato il covo
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Due persone sono state fermate nell'ambito dei furti nelle ditte orafe di Arezzo e provincia. Sono due uomini di origini romene, provenienti da fuori provincia. Per loro il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il colpo messo a segno la notte del 28 novembre nella ditta orafa Fullove a Laterina Pergine Valdarno e per il tentato furto a Tegoleto, nel comune di Civitella in Val di Chiana, all'azienda New Chain, la notte del 22 novembre. (gonews)
Se ne è parlato anche su altre testate
A carico dei due uomini sono stati raccolti dalla squadra investigativa interforze, coordinata dalla Procura della Repubblica di Arezzo, gravi indizi di colpevolezza in relazione ad almeno due degli ultimi colpi. (Valdarnopost)
– Nella nottata di venerdì 29 novembre, nell’ambito delle attività investigative di contrasto ai furti in danno alle aziende orafe della provincia di Arezzo, la Polizia di Stato ed i Carabinieri di Arezzo, coadiuvati da personale del Servizio Centrale Operativo di Roma, hanno sottoposto al fermo d’indiziato di delitto due cittadini di nazionalità rumena. (LA NAZIONE)
Uno stabilimento nuovo, con sistemi di sicurezza all’avanguardia, dissuasori e ponti radio ma non è bastato. Un colpo da film come non se ne vedevano dall’ondata del 2011 con alcuni colpi milionari: i ladri segarono tronchi d’albero per chiudere la strada e rendere la fuga più agevole e sfondarono il cancello di una delle aziende più importanti. (LA NAZIONE)
I Carabinieri della Stazione di Alatri hanno arrestato un 47enne, noto alle forze di polizia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina. (Frosinone News)
Una svolta significativa nelle indagini sui furti che negli ultimi due anni hanno messo in ginocchio il distretto orafo più importante d’Europa. (PUPIA)
Ci sono due arresti per i colpi alle aziende orafe, 24 nel corso dell'anno, che hanno portato a livelli d'allarme la rabbia e l'esasperazione degli oltre 1500 imprenditori del distretto dei gioielli più importante d'Europa, quello di Arezzo (Corriere della Sera)