Binaghi: "Caso doping? Sinner è un fenomeno e non si fa condizionare"
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In fondo a un anno così, perfetto a dire poco, c'è l'ombra lunga del doping, che fa paura e metterebbe ansia a chiunque. Non a Jannik Sinner, però, perché, spiega Angelo Binaghi, presidente della Federazione italiana Tennis e Padel, a Radio Anch'io Sport (Rai Radio 1) "questo ragazzo è un fenomeno. Non è condizionabile in nessun modo, riesce a trarre energia positiva da qualsiasi situazione". "Non è stato condizionato dal caso doping e da questo incidente che gli sta tormentando la vita - dice ancora -. (Sport Mediaset)
La notizia riportata su altri media
“Il lavoro del coach è quello di capire che cosa è da cambiare. “Avremmo firmato per avere risultati come questi” (LiveTennis.it)
È consapevole di essere un uomo fortunato ad avere nella sua Federazione il n.1 del mondo, Jannik Sinner. Angelo Binaghi, ingegnere, 64 anni, rieletto a settembre presidente col 96% dei voti, candidato unico, è fin troppo sincero: «Sì, sono fortunato, io non ho mai pensato, né sognato che un giorno, un nostro ragazzo, un italiano sarebbe diventato il più forte al mondo». (Corriere della Sera)
"Una delle vittorie più belle e speciali, la metto sullo stesso piano dei due Slam". Parla così Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner, dopo il trionfo del n. (Sky Sport)
“Questa di oggi è una vittoria eccezionale – afferma Vagnozzi, soddisfatto e forse un po’ incredulo per l’annata appena conclusa – è importante quanto vincere uno Slam e forse ancora di più quest’anno visto che non abbiamo potuto giocare a Roma. (OA Sport)
ADVERTISEMENT Sulla vittoria del torneo: "Sicuramente è stata una settimana di altissima qualità, a partire dall'inizio. (Tennis World Italia)
In rappresentanza del team Sinner, in conferenza stampa, ha fatto capolino Simone Vagnozzi, visibilmente soddisfatto al termine del match andato in scena domenica all’Inalpi Arena contro Fritz. Oggi è stata una delle migliori partite al servizio ma pensiamo che possa ancora migliorare, soprattutto la prima di servizio». (Torino Cronaca)