Prosegue la polemica su Ventotene. I dem sull'isola per protestare
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Ansa Sarà anche vero che alla cena di mercoledì sera con gli eurodeputati FdI Giorgia Meloni non ha mai pronunciato le frasi attribuitele da alcuni quotidiani rispetto alla «trappola» innescata alla Camera con le citazioni del Manifesto di Ventotene. Resta il fatto che l’operazione (con dolo o meno) è comunque riuscita. E se anche la premier avesse voluto provocare le opposizioni per nascondere le divisioni in maggioranza, sarebbe lecito supporre che l’indignazione esibita dal centrosinistra sia servita allo stesso scopo, ma sul fronte opposto. (Avvenire)
Ne parlano anche altri media
Giorgia Meloni vorrebbe mettere in discussione il significato stesso di integrazione europea e di superamento dei nazionalismi, elementi considerati fondamentali per evitare il ritorno ai conflitti e alle divisioni del passato. (LaC news24)
"First reaction, shock" Non solo i parlamentari, anche intellettuali e giornalisti sono in preda a crisi isteriche per la lettura da parte del premier di alcuni passi del "Manifesto". Da Mauro a Giannini, da Veltroni a Saviano e Lerner: ecco le reazioni degli "indignati speciali" (Secolo d'Italia)
Preferiamo dirlo subito. Noi, alla faccia della Meloni, Ventotene la difendiamo eccome. Ha ragione Benigni: è il sogno d'Europa. Isola di libertà, faro della democrazia, le acque cristalline, le castagnole rosse, la Peschiera Romana, lo snorkeling! E poi i gnocchi di mare... (il Giornale)
Competitività, automotive e neutralità tecnologica, rimpatri, dazi, difesa, sostegno agli sforzi americani per la pace. (Secolo d'Italia)
A dirlo è il suo sindaco, Carmine Caputo. Ventotene al centro del dibattito. (Liberoquotidiano.it)
Fino a che punto è disposta ad arrivare certa Chiesa per mostrarsi moderna, e dunque gradita al suo avversario di un tempo lontano, la sinistra italiana? Al punto da rendersi biodegradabile e compostabile, capace di sciogliersi nei luoghi comuni progressisti senza lasciar traccia di sé, ci hanno mostrato ieri due articoli, uno di Avvenire, il quotidiano dei vescovi, già agiografo di san Michele Serra e della sua manifestazione, e l’altro di Famiglia Cristiana, il settimanale dei paolini. (Liberoquotidiano.it)