Intelligenza artificiale divide i professionisti non ordinistici: per il 58% migliora lavoro, per il 42% no
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Sono circa 444 mila i professionisti non iscritti ad Ordini. Il 57,4% sono uomini e il 42,6% donne. Tra questi, il 33,4% ha un'età compresa tra i 45 ei 54 anni e uno su due possiede un titolo di laurea o post-laurea. Le aree di attività sono prevalentemente tecnico-scientifiche (30%), economico-legali (25,5%), socio-sanitarie (21,9%) e, in misura minore, legate alla comunicazione (10,2%). Un dato rilevante riguarda l'adozione dell'intelligenza artificiale: il 62,4% dei professionisti non organizzati utilizza strumenti di IA generativa, come chatbot, software di traduzione e assistenti virtuali. (OssolaNews.it)
Su altri giornali
L’evento ha riunito leader tecnologici ed esperti di innovazione per discutere su AI, sicurezza IT, infrastrutture, ma soprattutto per concentrarsi sul tema centrale “ELEVATE”: incoraggiare atteggiamenti positivi e la trasformazione aziendale continua (Digitalic)
Dalla gestione delle risorse umane alle attività di customer service passando per la linee di produzione, tutte le funzioni e le operation aziendali saranno impattate dal lavoro degli algoritmi e da capacità di analisi dei dati sempre più potenziate. (Il Sole 24 ORE)
L' impatto maggiore non investirà i lavori manuali, colpiti dall'avvento della robotica e dell'automazione, bensì quelli che richiedono competenze intellettuali e comunicative . (L'Eco di Bergamo)
La puntata di Macro di questa settimana è dedicata all’intelligenza artificiale generativa e al ruolo che l’IA può giocare nella trasformazione digitale delle imprese, della società e degli individui. Con un focus importante riguardante l’Italia e i ritardi tecnologici del BelPaese nei confronti dei competitor europei e internazionali. (Il Sole 24 ORE)
Occorre infatti sviluppare anche la partecipazione dei privati, e su questo il parlamento sta già interrogandosi su quale possa essere lo strumento migliore. «Abbiamo pensato di elaborare un disegno di legge e abbiamo investito 1 miliardo di fondi pubblici per lo sviluppo e l’assistenza alle start up e per l’individuazione di un campione nazionale. (Il Sole 24 ORE)
Secondo una ricerca KPMG-IPSOS sullo stato di adozione dell’AI in Italia, in cui sono stati intervistati i manager di 150 aziende italiane di grandi dimensioni, il 43 per cento ha già avviato progetti in questo ambito mentre il 57 per cento prevede di farlo in futuro. (Corriere della Sera)