Elezioni Usa 2024, i repubblicani conquistano il senato
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I repubblicani hanno ufficialmente conquistato il controllo del Senato, segnando una vittoria cruciale in un contesto politico sempre più polarizzato. Tale successo rappresenta un potenziale slancio per una possibile presidenza di Donald Trump o un ostacolo significativo per Kamala Harris, qualora fosse lei a vincere la corsa alla Casa Bianca (anche se, al momento, sembra improbabile). Durante tutto il ciclo elettorale, i sondaggi hanno sempre favorito il GOP (Grand Old Party), in quanto le gare più competitive si sono svolte in stati rappresentati da senatori democratici vulnerabili. (Inside Over)
Ne parlano anche altri media
Trump rimane agli occhi del suo popolo (che faremmo male in Europa a giudicare negativamente) il paladino degli esclusi, l’arma più affilata da scagliare contro l’establishement, contro la lobby di chi sa e guarda gli altri con disprezzo, contro gli interpreti un po’ ottusi della filosofia woke, di chi crede che i diritti sociali vengano molto dopo quelli civili. (Corriere del Ticino)
Con almeno 51 seggi conquistati, i Repubblicani si sono aggiudicati la maggioranza in Senato alle elezioni presidenziali che hanno decretato la vittoria di Donald Trump , strappandola ai democratici. (Sky Tg24 )
Esperienza molto bella e profonda quella vissuta ieri pomeriggio nel caffè letterario del centro anti-violenza dell’associazione Astarte, dove Igor Colombo ha presentato il suo ultimo libro “Sarà l’aurora-la mia lotta contro il cancro”. (Corriere di Lamezia)
I repubblicani conquistano il Senato americano e si avviano a mantenere il controllo della Camera spianando la strada a Donald Trump per... Anche la cupola ottocentesca di Capitol Hill si tinge di rosso. (Virgilio)
Donald Trump, secondo Fox, diventa il 47esimo presidente Usa, il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine '800), il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni. (Gazzetta di Parma)
Se i repubblicani avranno una maggioranza significativa, oltre i 52 seggi, questo darebbe loro, e all’amministrazione Trump, un’ampia capacità di manovra, per esempio rendendo meno influenti le due senatrici moderate Lisa Murkowski e Susan Colins, elette in Alaska e Maine, i cui voti invece sarebbero cruciali con una maggioranza ristretta. (OglioPoNews)