La leggenda del ciclismo Rik Van Looy è morto a 90 anni
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Il mondo del ciclismo piange una delle sue leggende. È morto all’età di 90 anni Rik Van Looy, uno dei migliori corridori di tutti i tempi. In bici da quando a 12 anni consegnava giornali, è stato attivo a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. Fino all’avvento di Eddy Merckx (operato di recente all’anca dopo una caduta), era considerato il più grande campione belga. Soprannominato “L’imperatore di Herentals“, per la sua origine fiamminga e per il ruolo assunto nel gruppo, professionista dal 1954 al 1970, fu il dominatore delle corse in linea per oltre un decennio. (Il Fatto Quotidiano)
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Rik Van Looy era noto come "L’Imperatore di Herentals" e nel suo palmares vanta anche due titoli mondiali. Van Looy era molto anche legato alle Marche per la sua vittoria, il 2 giugno del 1961, a Castelfidardo, a Porta Marina, nella tappa (partita da Mentana) del Giro d'Italia nell'edizione del Centenario dell'Unità d'Italia. (corriereadriatico.it)
Il ciclismo piange la morte di Rik Van Looy, il primo a vincere tutte le cinque corse Monumento, seguito poi da Merckx e De Vlaeminck. Campione del mondo su strada nel 1960 (Sachsenring) e nel 1961 (Berna), tra gli anni '50 e '60 ha vinto tre volte la Parigi-Roubaix (1961, 1962, 1965), due volte il Giro delle Fiandre (1959, 1962), una volta la Milano-Sanremo (1958), il Giro di Lombardia (1959) e la Liegi-Bastogne-Liegi (1961), a cui ha aggiunto le classiche originali: Freccia Vallone, Parigi-Tour e Parigi-Bruxelles. (La Gazzetta dello Sport)
Ma di fatica, per vincere, ne dovrete far tanta….” All’età di 90 anni è morto Rik Van Looy, uno dei migliori, e più vincenti, corridori di tutti i tempi. Lo sguardo feroce del cacciatore. (Il Sole 24 ORE)
Il ciclismo perde uno dei suoi grandi campioni. All'età di 90 anni si è spento infatti Rik van Looy, corridore belga, che è stato fra i più grandi del secolo scorso. (Sky Sport)
All’età di 90 anni, l’Imperatore di Herentals è deceduto dopo una breve malattia. La sua innovativa squadra, le “Brigate Rosse“, ha rivoluzionato il modo di affrontare le corse. (InBici)
Due volte campione del mondo tra i professionisti su strada, nel 1960 e 1961, si aggiudicò come detto tutte le Monumento, primato condiviso con i connazionali Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck, conquistando tre Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo, due Giri delle Fiandre, un Giro di Lombardia e una Liegi-Bastogne-Liegi. (OA Sport)