Addio al bonus caldaia: tutte le alternative sostenibili dal 2025
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dal 2025, l’Italia cambierà il modo in cui riscalda le sue abitazioni. Le caldaie a gas perderanno ogni tipo di incentivo fiscale, segnando una transizione verso tecnologie più rispettose dell’ambiente. Questa svolta non è solo normativa: è un tassello di un piano più ampio per ridurre le emissioni domestiche e raggiungere gli obiettivi europei di sostenibilità. Mentre le caldaie a gas si avviano verso l’addio definitivo, emergono soluzioni innovative come pompe di calore, caldaie a biomassa e riscaldamento a pavimento, supportate da nuovi incentivi per favorire il cambiamento. (QuiFinanza)
Ne parlano anche altre testate
C’è una grande rivoluzione che sta per travolgere le nostre case: l’Unione Europea ha messo le strette le caldaie e i suoi utilizzatori. (lagazzettadiviareggio.it)
L’incombente taglio dei bonus ha spinto moltissimi a cogliere l’ultima occasione per quel 50% (65% se abbinato a valvole termostatiche) di detrazioni in dieci anni che con buona probabilità spariranno (il voto di fiducia sulla legge di bilancio, blindatissima, è previsto per oggi, 28 dicembre). (Corriere della Sera)
ROMA – Con la nuova crisi del gas, fra l’addio al metano russo via Ucraina, l’allerta sulle riserve della vecchia Europa e il prezzo a quota 50 euro al megawattora, la ricerca di un’alternativa alla vecchia caldaia torna sul tavolo delle famiglie. (la Repubblica)
L’industria italiana degli apparecchi termici, secondo le rilevazioni statistiche relative al 2024, comunicate di recente da Assotermica, ha chiuso un anno difficile, con un forte calo delle vendite degli apparecchi e delle tecnologie di energia rinnovabile, con una tenuta invece per le caldaie murali, e una crescita per i bruciatori e gli scaldacqua a gas. (FIRSTonline)
A partire dal 1° gennaio 2025, entra in vigore la prima fase di una normativa europea che avvierà il progressivo abbandono dei combustibili fossili - in particolare il gas - per il riscaldamento domestico. (Brocardi.it)
In Italia, però, la situazione non è per nulla rosea: oltre una casa su due (51,8%) appartiene alle classi energetiche più inquinanti (F-G). In Piemonte la situazione è migliore solo in parte: 47,9%. (TorinOggi.it)