Ordigni incendiari lungo la strada, uno esplode: paura per i soldati italiani in Libano

Ordigni incendiari lungo la strada, uno esplode: paura per i soldati italiani in Libano
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L'Unione Sarda.it INTERNO

Una serie di ordigni esplosivi incendiari posizionati lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A, nel sud del Libano, è stata individuata questa mattina da una pattuglia del contingente italiano di Unifil durante un movimento logistico. Un team di artificieri del contingente nazionale, intervenuto, ha messo in sicurezza l'area ma non ha potuto completare le operazioni di bonifica poiché, per cause in via di accertamento, uno degli ordigni si è innescato provocando un rogo nell'area circostante. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altri media

L’Unione europea esprime «grave preoccupazione per la recente escalation lungo la Linea Blu, condanna tutti gli attacchi contro le missioni Onu ed esprime particolare preoccupazione per gli attacchi delle forze di difesa israeliane (Idf) contro le forze Unifil, che hanno causato il ferimento di diversi peacekeepers». (Open)

I peacekeeper delle Nazioni Unite manterranno tutte le posizioni in Libano nonostante le richieste israeliane di spostarsi visto l'intensificarsi dei combattimenti tra Israele e Hezbollah e cinque caschi blu feriti. (Adnkronos)

(Adnkronos) – I ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito “esprimono profonda preoccupazione per i recenti attacchi delle Idf contro le basi di Unifil, nei quali sono rimasti feriti diversi peacekeeper. (CremonaOggi)

L'Unifil è inutile? L'occhio neutrale che scruta la guerra

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, con la risoluzione 1701 del 2006, istituiva un’area al sud del Libano “priva di personale armato, di posizioni e armi che non siano quelle dell’esercito libanese e delle forze Unifil”, tra la Linea Blu e il fiume Litani. (israele.net)

Israele bombarda l’ ospedale Al Aqsa a Gaza perché, sostiene Idf, lì si annida un comando di Hamas. E non basta, perché ai 4 morti, ai 40 feriti, alle tende in fiamme si aggiungono le 10 vittime e i 30 feriti di un altro attacco, questa volta al campo profughi di Jabalya. (Italia Oggi)

Di Roberto Cetera Il duro discorso con cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, al termine della festività di Yom Kippur, si è riferito alla funzione svolta dal contingente internazionale dell’Unifil al confine tra Israele e Libano, toglie ogni dubbio circa l’intenzionalità o meno degli attacchi che l’esercito israeliano ha ripetutamente compiuto negli ultimi giorni contro le postazioni dei militari delle Nazioni Unite. (Vatican News - Italiano)