Attacchi contro Unifil: l'Ue rimprovera Israele, ma non decide nulla

Attacchi contro Unifil: l'Ue rimprovera Israele, ma non decide nulla
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EuropaToday INTERNO

"Grave preoccupazione" e una richiesta di cessate il fuoco in Libano. Questo il succo delle dichiarazioni ufficiali dell'Unione europea rispetto ai ripetuti attacchi perpetrati dall'esercito israeliano (Idf) contro le forze delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), che ha lasciato diversi peacekeeper feriti. La linea "morbida" di Bruxelles e delle altre capitali europee, oltre che dalla dichiarazione ufficiale diffusa ieri dall'Alto rappresentante per gli esteri dell'Ue, è stata ribadita oggi 14 ottobre dai ministri degli Esteri riuniti in Lussemburgo (EuropaToday)

Su altre fonti

L'Unione Europea condanna tutti gli attacchi contro le missioni delle Nazioni Unite, ha affermato l'alto rappresentante Ue per la Politica estera dell'Ue, Josep Borrell, in risposta all'attacco alla missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) da parte delle Forze di difesa israeliane. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Si può comprendere che gli israeliani vogliano smantellare le postazioni di Hezbollah nel Sud del Libano e che sia tatticamente importante per loro che le basi di Unifil arretrino. Ciononostante, è inammissibile che vengano colpite installazioni delle Nazioni Unite». (Azione)

Washington Post: Hamas pianificava attacco in stile 11 settembre (il Giornale)

Israele: «I militari Unifil in Libano fanno da scudo a Hezbollah, si ritirino»

La missione Onu Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon), al centro in queste ore degli attacchi dell’esercito israeliano (Israeli Defence Force, Idf), è nata con la Risoluzione 425 del 19 marzo 1978 da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a seguito dell’invasione del Libano da parte di Israele (marzo 1978). (Il Sole 24 ORE)

BEIRUT. Il premier israeliano vuole che le forze dell’Unifil si ritirino «dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah», perché fanno da «scudi umani» ai miliziani sciiti e mettono in pericolo la loro stessa vita e quella «dei nostri soldati». (La Stampa)

La missione di peacekeeping Unifil, cui partecipano anche un migliaio di soldati italiani, compresi i Dimonios della Brigata Sassari, deve smettere di «fare da scudo» a Hezbollah e «ritirarsi». (L'Unione Sarda.it)