Libano, le basi Unifil: «I nostri militari frustrati e costretti nei bunker per la presenza israeliana». L'ansia degli italiani

Libano, le basi Unifil: «I nostri militari frustrati e costretti nei bunker per la presenza israeliana». L'ansia degli italiani
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere Roma INTERNO

Adesso non ci sono più dubbi. Prima l’avvertimento israeliano di spostarsi subito in altre basi, quindi i colpi contro un nostro avamposto lungo la blue line e il quartier generale di Naqoura. Ora l’ultimo atto: l’irruzione di due carri armati israeliani nel compound dei peacekeepers ghanesi concomitante alla richiesta ufficiale del premier Benjamin Netanyahu all’Onu di «esfiltrare» il personale Unifil dalle zone di combattimento. (Corriere Roma)

Se ne è parlato anche su altri media

«Siamo entrati in una nuova fase di questo conflitto. È un momento in cui anche noi siamo abbastanza impegnati. Quello che è successo pochi giorni fa, con l’attacco alle nostre basi, non si era mai verificato prima». (Open)

"L'Unione europea esprime grave preoccupazione per la recente escalation lungo la Linea Blu e condanna tutti gli attacchi contro le missioni delle Nazioni Unite". L'Ue "esprime particolare preoccupazione per gli attacchi delle forze di difesa israeliane (IDF) contro la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), che hanno provocato il ferimento di numerosi operatori di pace - prosegue Borrell -. (La Provincia di Cremona)

È quanto ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione registrata, in cui si è rivolto direttamente al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. "L'Idf lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto rip… (L'HuffPost)

"Ci sparano contro ma non ce ne andremo. Se messi in pericolo sapremo rispondere"

E i comunicati delle forze Onu raccontano giorno per giorno quella che ormai è diventata una vera e propria escalation. Quella libanese cerca rassicurazioni. (ilgazzettino.it)

Proteggere i 'caschi blu' di Unifil. E' quanto chiedono in una dichiarazione congiunta 34 Paesi che contribuiscono alla missione dell'Onu nel sud del Libano, fra cui l'Italia. La dichiarazione è stata presentata dalla Polonia dopo che cinque militari della missione sono stati feriti. (Adnkronos)

L'alternativa è Skype con il generale Stefano Messina, alla guida del contingente italiano in Libano, che si collega all'esterno del comando del settore ovest della missione Unifil. I caschi blu sono fra due fuochi: Hezbollah da una parte ed esercito israeliano dall'altra. (il Giornale)