«Vedo che guardate l'orologio»: e Draghi chiude l'audizione liberando i parlamentari per la pausa pranzo
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Il tema era certamente interessante. Non fosse altro perché risparmi e redditi interessano un po’ tutti. Eppure, arrivata «la mezza» - ovvero mezz’ora dopo mezzogiorno - i parlamentari avevano fretta di staccare. Un po’ come succedeva a scuola, poco prima della campanella dell’ultima ora. Questa volta, però, nella Sala Koch, la più grande del Senato, scelta per accogliere i parlamentari delle tre Commissioni Bilancio, Attività produttive e Politiche della Ue di Montecitorio e Palazzo Madama non c’era un «prof» qualunque o un supplente dell’ultim’ora. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Per l'ex premier è il momento di ripensare del tutto il sistema di sicurezza europea, che adesso è minacciata e “messa in dubbio” da Donald Trump. Inevitabile, dice, dotarsi quindi di una difesa comune e pensare a un sistema di approvvigionamento che superi l’attuale frazionamento nazionale "deleterio", troppo dipendente da Washington. (Sky Tg24 )
Sui costi dell’energia “non possiamo unicamente aspettare le riforme a livello europeo. Draghi suona la sveglia: “Slegare il prezzo da quello del gas” (Vaielettrico.it)
Un condensato per capire quello che in termini economici non torna di Mario Draghi e la distanza tra le sue politiche del 2011 e quelle attuali – o meglio, quelle che adesso dice si dovrebbero perseguire. (Radio Radio)
Mario Draghi torna al Senato dopo quasi tre anni dalla sua caduta, i cronisti lo aspettano assiepati dietro a un cordone tenuto dai commessi. Non c’è enfasi, non c’è emozione, non c’è empatia. (la Repubblica)
E davvero non riesce a nascondere quel «po’ di emozione» confessata ad una platea che da tempo aveva richiesto il suo intervento. È un Mario Draghi molto sorridente quello che entra nella grande Sala Koch al secondo piano di Palazzo Madama per l’audizione a commissioni riunite. (Corriere della Sera)
Una «difesa» che non è composta solo da fucili e missili, ma anche da «droni, digitale, spazio e cybersicurezza». E servirà creare sia un meccanismo di «debito europeo» che un «mercato unico dei capitali» per finanziare la «difesa comune» dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. (il manifesto)