Bergamini, la sentenza: "Dovrebbe farti a pezzi come hai fatto con lui". Il cugino sotto indagine
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"Bergamini dovrebbe farti a pezzi come hai fatto con lui, vigliacco...". Una frase cristallizzata da un’intercettazione ambientale che, secondo i giudici, imprime un altro scossone al muro di silenzi che per 35 anni ha coperto la verità sulla morte di Donato ‘Denis’ Bergamini, il calciatore argentano in forza al Cosenza morto nel 1989 a Roseto Capo Spulico, in Calabria. Non suicida come ritenuto per anni ma assassinato con premeditazione, secondo la convinzione della corte d’Assise di Cosenza che ha vergato cinquecento pagine per motivare la sentenza di condanna a sedici anni di Isabella Internò, ex fidanzata del giovane centrocampista. (il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
In realtà Bergamini fu ucciso e quella del suicidio fu soltanto una messinscena. (StrettoWeb)
Donato "Denis" Bergamini era cosa sua, voleva dargli una lezione. La sua morte fu attribuita in un primo tempo a suicidio. (leggo.it)
Un corpo sull’asfalto. E un mistero lungo oltre trent’anni. (ilmessaggero.it)
Advertisement (Quotidiano online)
Fede assoluta nella glicoforina, credibilità totale assegnata ai testimoni d'accusa, ombre funeste su un'imputata descritta come autrice della «fredda pianificazione di un omicidio», nonché donna dalla «personalità incline al delitto» e proveniente da un contesto familiare «deviato da retrogradi principi morali». (LaC news24)
Iscriviti al canale WhatsApp di FerraraToday Isabella Internò avrebbe svolto un ruolo attivo nell'omicidio di Denis Bergamini (nato ad Argenta), che considerava "di sua proprietà". E’ quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, circa le motivazioni della sentenza (oltre 500 pagine) con la quale, lo scorso 1 ottobre, la Corte d’Assise di Cosenza ha condannato l’ex fidanzata del calciatore a 16 anni di reclusione. (FerraraToday)