Anfia, all'assemblea pubblica focus sulla strada verso la transizione

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Il Mattino di Padova ECONOMIA

Anfia, all'assemblea pubblica focus sulla strada verso la transizione "La filiera italiana ha problemi ulteriori rispetto a quella europea, noi come Anfia abbiamo proposto misure per la competitivita' e sinergia. Occorre dire all'Europa che alcune regole vanno cambiate. Abbiamo perso tempo, la crisi e' velocissima, l'avanzata della Cina e' impetuosa, il piano europeo decide della vita o della scomparsa di un settore". (Il Mattino di Padova)

La notizia riportata su altri media

Nello specifico la voce autoveicoli comprende telai e unità complete per autovetture, autobus, per autocarri derivanti da autovetture, camper, motori per autoveicoli e trattori, autogru. – Un tracollo: la produzione di autoveicoli a settembre ha registrato un calo secondi i dati corretti per l'effetto di calendario del 40,4% sull'anno precedente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E’ stata illustrata con puntualità e concretezza la complessità della situazione del nostro settore sia a livello europeo che per quanto riguarda il settore in Italia. Si è svolta questa mattina a Roma l’Assemblea Pubblica ANFIA 2024, intitolata "Ritrovare la strada. (LA STAMPA Finanza)

Con q... Pasqualino Monti (ad Enav) propone di accorpare gli enti per risparmiare e aumentare l’efficienza.Una riforma con il modello della società mista fra Stato e privati. (La Verità)

Auto, a rischio 45mila addetti

Secondo i dati Istat, a ottobre 2024 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è rimasto invariato rispetto a settembre. Ancora numeri preoccupanti dall’andamento della produzione industriale in Italia. (Corriere della Sera)

Martedì 10 dicembre 2024 (agenzia giornalistica opinione)

È l’avvertimento lanciato ieri da Roberto Vavassori, presidente dell’associazione nazionale della filiera dell’auto (Anfia). “Se Volkswagen decidesse di ridurre la propria forza lavoro di 15 mila dipendenti, saranno almeno 45 mila i dipendenti che perderanno il lavoro nelle aziende fornitrici, anche quelle italiane”. (Il Fatto Quotidiano)