«Non c’era nessuno del partito di dio, colpiscono solo civili»

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il manifesto ESTERI

Un’altalena tra i pini bloccata dal nastro bianco e rosso è la prima cosa che appare in questo slargo tra le colline di Kayfoun, nel Monte Libano, a 15 minuti da Beirut. Poco più in là, due macchinine a pedali, all’ingresso della palazzina bombardata, l’una sull’altra, impolverate, sudice. «I bambini stavano giocando qua, giù al palazzo. È normale che tutto questo accada in questo modo? Che i nostri figli rischino in ogni momento di morire?» ci dice uno degli uomini sul posto, mentre ci invita a mettere le mascherine per via del fosforo bianco che lui crede sia stato utilizzato – come in molti altri attacchi – da Israele (il manifesto)

La notizia riportata su altri media

“Sono stati fatti una decina di raid in questi dieci minuti – dice alla conduttrice Maria Cuffaro -, attacchi alla periferia sud, ai dintorni e anche più in là verso l’aeroporto, tutta la zona è stata sotto fuoco in questo momento”. (Estense.com)

Cerimonie per il 1° anniversario della strage. Hezbollah: “Lo Stato ebraico è un cancro che deve essere eliminato” Libano, raid su Tiro: “Almeno 4 vittime” (Il Fatto Quotidiano)

Lo riferiscono le agenzie di stampa libanesi. Sei raid israeliani consecutivi hanno investito la periferia sud di Beirut, considerata la roccaforte di Hezbollah . (Gazzetta del Sud)

La guerra in Medio Oriente è sempre più cruenta anche nel giorno dell'anniversario dello scoppio: sei raid israeliani a Beirut

Il quadrato, come viene chiamato in gergo, si trova vicino alla strada per l’aeroporto Rafic Hariri della capitale, la cui pista corre lungo il mare. Da quando sono iniziati i raid sui sobborghi sud della capitale libanese, gli occhi non sono puntati solo sulla Dahieh, il quartiere roccaforte di Hezbollah. (Corriere della Sera)

Solo nel “day after” si può cogliere l’entità del danno. Oramai è guerra totale, tanto evidente ad occhio nudo, con le spettacolari deflagrazioni arancioni che dominano le tenebre, quanto impalpabile sul campo. (La Stampa)

Lo scrive Ynet. Il portavoce dell'Idf, il tenente colonnello Avihai Adrai, ha inviato un avvertimento in arabo agli abitanti del Libano meridionale invitandoli a "evitare di stare in mare o sulle spiagge da ora fino a nuovo avviso". (Tiscali Notizie)