Siria, Israele e Turchia nel dopo-Assad: rischio di uno scontro che non conviene a nessuno

Siria, Israele e Turchia nel dopo-Assad: rischio di uno scontro che non conviene a nessuno
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CremonaOggi ESTERI

(Adnkronos) – Alleati degli Stati Uniti e principali beneficiari, a livello strategico, della fine dell’era Assad in Siria, Turchia e Israele sono in rotta di collisione. In Siria e non solo, scrive il Wall Street Journal dei due Paesi che hanno una storia di relazioni difficili e a dir poco tese. Gestire questa rivalità diventerà probabilmente, secondo il giornale, una delle priorità dell’Amministrazione Trump, che si insedierà tra un mese. (CremonaOggi)

Se ne è parlato anche su altri media

Le milizie filo-turche hanno, infatti, ripreso gli attacchi contro i curdi con il supporto tecnologico e logistico delle forze armate di Ankara. (Adnkronos)

Il manifesto del 18 dicembre 2024 (il manifesto)

Secondo il leader di Ha’yat Tahrir al Sham, il governo che intende formare si baserà sulla storia e la cultura siriana, rifiutando similitudini con l’Afghanistan: «Ci sono molte differenze tra la Siria e i talebani». (il manifesto)

Gli occhi sul Rojava (di M. Perduca)

Da dodici anni l’Amministrazione autonoma della Siria del nord-est rappresenta un esperimento di innovazione sociale e politica basato su tre pilastri: jin, jîyan, azadî, che in lingua kurmanji (il curdo parlato in quella zona della Siria), significa Donna, vita, libertà. (il manifesto)

Con la Turchia alle porte di Kobane, la città simbolo della resistenza curda, l’Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia (Uiki) ha voluto raccogliere le voci a sostegno del «modello di convivenza pacifica, democrazia diretta e autodeterminazione» che in queste ore è sotto minaccia. (il manifesto)

Mentre nelle cancellerie di mezzo mondo si cerca di capire che intenzioni abbia realmente Ahmed Sharaa, l’ex qaedista più conosciuto col nome di battaglia al Jolani, ci sono due fronti su cui le cose “avanzano” in modo sempre più preoccupante: il primo è il ruolo che le donne nella nuova Siria, si legge che “avranno funzioni in armonia con la loro natura”, il secondo è la situazione nella parte nord-occidentale del paese. (L'HuffPost)