Gli attivisti del centro sociale Rivolta occupano il consolato turco a Venezia: «Erdogan terrorista, giù le mani dal Rojava»
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Una trentina di giovani attivisti del centro sociale Rivolta di Marghera hanno occupato il consolato di Turchia a Venezia, nella mattina di giovedì 19 dicembre. Lo scopo dell'occupazione è attirare l'attenzione sul tentativo del governo turco di occupare le regioni della Siria settentrionale e orientale, distruggendo l'esperienza del confederalismo democratico che, negli anni passati, è stata anche un presidio contro l'avanzata dell'Isis. (ilgazzettino.it)
Su altri media
Da giorni intorno a Kobane, città nel nord della Siria al confine con la Turchia, l’esercito di Ankara sta procedendo ad ammassare truppe e mezzi di artiglieria in preparazione a un’invasione di terra che si teme imminente. (il manifesto)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
In un’intervista alla Bbc, Abu Muhammad al-Jolani ha dichiarato di voler mantenere le promesse fatte sul rispetto delle minoranze in Siria, a suo dire per segnare una netta separazione dalle pratiche del regime precedente, che ha sfruttato le divisioni settarie per consolidare il proprio potere. (il manifesto)
Evin Swed è la co-presidente dell’Amministrazione autonoma democratica della Siria del Nord-Est (Daanes). Lunedì ha lanciato insieme al collega Hussein Osman la proposta della Daanes per la nuova Siria. (il manifesto)
La Siria del dopo-Assad nasce anche nella Kobane che viene nuovamente assediata, dieci anni dopo la decisione di Obama, incalzato dall’opinione pubblica di mezzo mondo, di intervenire dalla parte di chi si mostrava capaci di resistere al dilagare di un terrore che pareva inarrestabile. (il manifesto)
Kalin ha poi girato per le strade di Damasco in auto, con Al-Julani alla guida. Secondo il presidente della Turchia, l’ascesa delle bande jihadiste in Siria è una «vittoria popolare che fa onore» e il suo governo continuerà a sostenere il popolo siriano. (il manifesto)