Cosa ha scatenato il crollo delle Borse e perché non bisogna fare allarmismo, spiegato dall'esperto

Cosa ha scatenato il crollo delle Borse e perché non bisogna fare allarmismo, spiegato dall'esperto
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Fanpage.it ESTERI

Cosa ha causato il crollo delle Borse? L'economista Alberto Forchielli, in un'intervista con Fanpage.it, spiega come sia stata una convergenza di eventi a creare la tempesta perfetta sui mercati, tra la paura di una recessione negli Stati Uniti, la vendita da parte di Warren Buffet di metà delle sue azioni Apple, e la rivalutazione dello yen giapponese. Ma secondo l'esperto non c'è ragione per preoccuparsi più del dovuto. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

I mercati hanno registrato ieri una giornata molto difficile: la Borsa di Tokyo ha avuto un calo del 12,4%, Wall Street ha registrato una delle peggiori perdite in quasi due anni. E anche Milano ha chiuso abbondantemente in terreno negativo. (Sky Tg24 )

Uber e Caterpillar battono le attese su ricavi e utili, Google perde la causa antitrust sul monopolio nella ricerca, Nvidia accusata di violazione del copyright per addestrare l’AI e uno dei co-fondatori di OpenAI passa ad Antropic. (Milano Finanza)

A 31.458,42 punti la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta con un crollo del 12,40%, dopo che nella fase finale degli scambi le perdite erano arrivate a superare il 13%, con un minimo a 31.156,12 punti. Un nuovo tracollo in avvio di settimana mentre prosegue l'ondata di ribassi che da diverse sedute sta coinvolgendo i mercati mondiali. (Corriere della Sera)

Crollo dei mercati azionari: le ragioni sono tecniche, non strutturali

US500 registra il calo più piccolo all'inizio della sessione L'USD rimbalza dopo i cali di ieri (XTB)

Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per il Dow Jones 30, con sollecitazioni negative tali da forzare i livelli verso l'area di supporto stimata a 37.990,1. (Teleborsa)

A suo avviso, i dati recenti degli Stati Uniti sono coerenti con un atterraggio morbido e non c'è nulla che ci faccia temere una recessione al momento - a meno che, naturalmente, non si verifichi un crollo delle azioni più consistente che inasprisca le condizioni finanziarie. (SoldiOnline.it)