Scavi di Pompei, sorpresa dal dna dei calchi: «Quella madre era un uomo»
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Una società multietnica e diversa: Pompei non è quella che ci aspettavamo, parola di Harvard. Anzi di Dna. La rivista Current Biology pubblica i risultati di uno studio condotto dall’università americana, in collaborazione con quella di Firenze, sui calchi di gesso di Pompei, e guarda sotto una nuova prospettiva i reperti archeologici, riscrivendo la storia di alcuni calchi grazie al Dna estratto per la prima volta da alcuni degli abitanti di Pompei, sepolti dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d. (Corriere della Sera)
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L’analisi genetica sui resti fossilizzati rivela, infatti, un quadro completamente diverso rispetto a quanto ipotizzato finora. POMPEI – Un recente studio del DNA sulle vittime di Pompei rivoluziona la comprensione della tragedia dell’eruzione. (Arte Magazine)
La famiglia naturale come nucleo primario inoppugnabile della società. Il naturale e speciale rapporto tra madre (naturalmente accudente in quanto donna) e figlio (frutto del suo utero contro il quale mai commetterebbe brutte azioni). (Orticalab)
Nulla è come sembra a Pompei. L’antico abitante trovato con un vistoso bracciale d’oro al polso e un bimbo in braccio, per esempio, non è come si è sempre raccontato la mamma che fugge con il suo bambino. (la Repubblica)
Corpi vicini, in alcuni casi stretti in un abbraccio. In questo caso l’analisi del Dna antico sta riscrivendo la storia degli abitanti di Pompei e racconta una realtà molto diversa rispetto alle ricostruzioni fatte a metà del ‘700, quando iniziarono le prime ricerche nel sito campano che solo l’anno scorso è stato visitato da quasi 4 milioni di turisti. (Il Fatto Quotidiano)
L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Oggi, tuttavia, le tecnologie moderne sono in grado di rivelare ulteriori dettagli inaspettati, aggiungendo nuove informazioni a ciò che si credeva assodato. (Sky Arte)