Krajewski, nuovi aiuti del Papa per i terremotati della Turchia
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Benedetta Capelli – Città del Vaticano [ Read Also ] Un impegno corale, immediato, nel segno dell’aiuto e della solidarietà ad un popolo che soffre. Il cardinale Konrad Krajewski racconta così ai media vaticani quello che in un solo giorno è accaduto in Vaticano, su invito del Papa e sulla scia del dolore e della condivisione per quanto accaduto in Siria e in Turchia. Nel Paese della mezzaluna, il bilancio del sisma, che ha colpito la zona lo scorso 6 febbraio, è salito a oltre 39.600 morti, anche se non mancano piccoli miracoli come il ritrovamento sotto le macerie di persone ancora vive. (Vatican News - Italiano)
Su altre fonti
Stavo vedendo nel programma ‘A sua immagine’ le fotografie di questa catastrofe e questo dolore di questi popoli che soffrono per il terremoto. Così Papa Francesco durante l’Angelus a Piazza San Pietro (LaPresse)
E non dimentichiamo la martoriata Ucraina: che il Signore apra vie di pace e dia ai responsabili il coraggio di percorrerle". Preghiamo per loro, non dimentichiamolo, preghiamo e pensiamo cosa possiamo fare per loro. (Gazzetta di Parma)
Francesco invita a pregare pure per l'Ucraina e si è detto addolorato per le notizie che arrivano dal Nicaragua (Agenzia askanews)
“È una grande tragedia di cui non conosciamo i contorni. Ci sono ancora tante persone sotto le macerie e i lavori di ricostruzione dureranno anni. Anche sul fronte dei soccorsi c’è bisogno di un coordinamento”. (Toscanaoggi.it)
Ansa Ancora vita, che resiste tenace fra le macerie, a dieci giorni dalla scossa di magnitudo 7.8 del 6 febbraio: Aleyna Olmaz, 17 anni, è stata strappata alla morte 248 ore dopo il sisma nella provincia turca di Kahramanmaras. (Avvenire)
Vatican News Il Papa, nei saluti del dopo Angelus, ha lanciato un appello a non dimenticare i cittadini di Siria e Turchia, colpiti dal devastante sisma, e gli abitanti dell’Ucraina, ancora vittima del sanguinoso conflitto: [ Read Also ] Continuiamo a stare vicini, con la preghiera e con il sostegno concreto, alle popolazioni terremotate in Siria e Turchia. (Vatican News)