Albania: una vicenda tragico comica

Albania: una vicenda tragico comica
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
Riforma.it INTERNO

Albania: una vicenda tragico comica by Libero Ciuffreda Una vicenda imbarazzante per il Governo italiano e per Bruxelles Se tre indizi fanno una prova, non bisognava essere veggenti o grandi strateghi per sapere come sarebbe finita. Pochi giorni fa sono arrivati nei Centri di Shengjin e Gjader in Albania 16 migranti, preceduti dalle trombe della propaganda governativa italiana e accompagnati dalla “occhiuta” curiosità dei leader europei. (Riforma.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il ministero dell’Interno ha presentato ricorso in Cassazione contro l’ordinanza del tribunale di Roma che ha bocciato il trattenimento di dodici migranti in Albania, negando la convalida del fermo disposto dal questore. (la Repubblica)

Mancano tre anni alla scadenza naturale, e il sospetto è che il conflitto esploso sui centri in Albania ma in incubazione da mesi possa portare ad altro. La domanda che ci si comincia a porre è se sia possibile uno scontro tra governo e parte della magistratura per il resto della legislatura. (Corriere della Sera)

La Farnesina aveva stilato una lista, ma sulla definizione di Paese sicuro è intervenuta una sentenza della Corte di giustizia europea che ha finito per incidere sulla odierna decisione dei giudici. (Corriere della Sera)

Critiche infondate al “Piano Albania”, che continua a riscuotere consensi

Sin dalla ratifica dell’Accordo tra Italia e Albania abbiamo motivatamente criticato l’iniziativa del Governo italiano che, portando alle estreme conseguenze le politiche di esternalizzazione del diritto di asilo, rappresenta uno strumento di compressione delle libertà e dei diritti fondamentali di estrema gravità, nulla producendo in termini di lotta al “traffico di esseri umani”. (Asgi)

Professore, perché l’esecutivo si è stupito della mancata convalida dei trattenimenti dei migranti portati in Albania? … (Il Fatto Quotidiano)

I primi 16 emigranti, sei egiziani e dieci bengalesi, che viaggiavano su imbarcazioni dirette in Italia individuate da navi italiane nel Mediterraneo sono arrivati in Albania il 16 ottobre. Le strutture allestite dal governo italiano infatti non sono attrezzate per ospitare minori e persone bisognose di cure. (Nicola Porro)