Riportare a casa Cecilia: l’imperativo è questo

Riportare a casa Cecilia: l’imperativo è questo
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L'Eco di Bergamo INTERNO

Cecilia è stata fermata il 19 dicembre mentre si recava all’aeroporto di Teheran per fare ritorno in Italia per le festività natalizie: era entrata nel Paese degli Ayatollah ancora una volta per raccontare il dramma delle ragazze iraniane, costrette a indossare un velo che odiano e rischiano il carcere, la tortura e spesso la morte se disobbediscono alla cosiddetta «polizia morale» che gira per le città con camioncini dove vengono gettati e rinchiusi i dissidenti. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altre fonti

Le trattative per la liberazione della giornalista Cecilia Sala rinchiusa nel carcere iraniano di Evin vanno avanti. E si tiene in stretto collegamento con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e con il sottosegretario Alfredo Mantovano, al fine di riportare a casa al più presto la giornalista italiana – si legge nella nota di Palazzo Chigi – D'accordo con i suoi genitori, tale obiettivo viene perseguito attivando tutte le possibili interlocuzioni e con la necessaria cautela, che si auspica continui a essere osservata anche dai media italiani". (la Repubblica)

«Cecilia Sala è diventata suo malgrado una pedina in un gioco più grande di lei». Ha pubblicato diversi libri, sempre all’incrocio tra storia, economia, aspetti religiosi e culturali. (ilmessaggero.it)

In Ossola la notizia dell’arresto della giornalista Cecilia Sala ha riportato alla mente i giorni del rapimento di Giuliana Sgrena in Iraq, nell’inverno 2005. Tutte e due in paesi «a rischio» per raccontare al mondo cosa succede dove è impossibile manifesta… (La Stampa)

Sala, Cirielli: “Siamo ottimisti, scarcerazione in tempi ragionevoli grazie ai rapporti con Teheran”

Mentre stava per salire sul palco dell'ultimo Salone del Libro a Torino, Cecilia Sala ha detto: «Però non parliamo di noi, parliamo di metodo, parliamo del contesto». Credo che questa frase riassuma lo sguardo di Cecilia Sala sul mondo, l’attenzione al quadro d’insieme, la tenacia nello studio, la necessità di anteporre la conoscenza del luogo che racconta all'istante. (La Stampa)

Il fermo risale al 19 dicembre. Il caso è seguito "con discrezione" dalla presidenza del Consiglio e dalla Farnesina (AGI - Agenzia Italia)

ROMA — Sulla liberazione di Cecilia Sala «siamo cautamente ottimisti», dice il viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli (FdI), che nell’ultimo anno ha incontrato due volte esponenti del governo di Teheran (la Repubblica)