Siria, Al-Jolani: "È la patria di tutti, proteggeremo le minoranze"
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Siria, Al-Jolani: "È la patria di tutti, proteggeremo le minoranze" 23 dicembre 2024 Il capo dei ribelli siriani al Jolani prosegue nella sua opera di modellamento di un'immagine moderata, simboleggiata anche dal completo con giacca e cravatta indossato ieri per incontrare a Damasco il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. "La Siria è la patria di tutti e tutti possiamo vivere insieme. Tutti i segmenti del popolo siriano ci hanno abbracciato. (Il Sole 24 ORE)
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Dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, si è formata una nuova amministrazione in Siria guidata da Ahmad al-Sharaa, conosciuto anche come Abu Muhammad al-Jolani. Questo governo di transizione include figure di rilievo incaricate di gestire il paese in una fase critica. (Notizie Geopolitiche)
L'accordo raggiunto da Al Jolani e i suoi per una nuova Siria non riguarderà le Forze democratiche siriane (Fds), il gruppo a guida curda sostenuto dagli Washington e che controlla ampi territori nel nord-est della Siria. (il Giornale)
Prima il censimento e poi le elezioni. E’ la strada tracciata da Mohammed Al-Jolani per il futuro della Siria. In un’intervista al Tg1 il leader di Hayat Tahrir al-Sham ha spiegato che “la metà” della popolazione siriana vive all’estero e di questi “la maggior parte” non ha legami giuridici con la madrepatria in quanto “il regime precedente negava questa possibilità”. (LAPRESSE)
L'annuncio del leader della coalizione Hts che ha rovesciato il regime di Bashar Al Assad mira a rassicurare la comunità internazionale ed è arrivato nel corso dell'incontro a Damasco con Hakan Fidan, ministro degli Esteri della Turchia, il Paese che ha sostenuto la sua avanzata sulla capitale siriana. (L'HuffPost)
Roberta Barbi – Città del Vaticano La caduta del presidente siriano Assad è una vittoria del popolo perché la Siria è un Paese per tutti: così il capo dei ribelli Mohammad al-Jolani da Damasco dove negli ultimi giorni ha incontrato il leader druso libanese Joumblatt con cui auspica che le relazioni tornino alla normalità, ma soprattutto il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. (Vatican News - Italiano)
«Incoraggianti». Sulla stessa scia, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. (Tempi.it)