Sciopero trasporti, i manifestanti a Roma attaccano Salvini sotto il Mit: "Pagliaccio, firmaci il contratto"
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In occasione dello sciopero nazionale dei trasporti pubblici, molti manifestanti si sono radunati a Roma - sfilando anche sotto il Ministero dei Trasporti - con cori, slogan e striscioni, chiedendo risposte al governo, soprattutto sul nuovo contratto collettivo scaduto ormai da due anni. Lo hanno fatto al grido di "Salvini pagliaccio, firmaci il contratto". Una delegazione dei manifestanti si è poi incontrata con il vice ministro Rixi. (Repubblica Roma)
Su altre fonti
Da Milano a Napoli, da Torino a Roma, metro e bus con il contagocce per tutta la giornata, in assenza delle fasce di garanzia normalmente introdotte in caso di sciopero di 24 ore, file infinite ai parcheggi dei taxi e traffico impazzito in molte aree metropolitana. (La Stampa)
– Uno sciopero senza esclusione di colpi, quello tenutosi ieri nel trasporto pubblico locale. Alta, anzi altissima, l’adesione alla protesta: per Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna è stata pari al 98%. (IL GIORNO)
Adesione pressoché totale allo sciopero di ieri del trasporto pubblico locale (con punte del 100% e una media del 90%, secondo i sindacati), il primo dopo 20 anni senza fasce di garanzia. (Il Fatto Quotidiano)
La mobilitazione, del resto, era stata convocata da tutte e cinque le sigle del settore: in piazza accanto a Cgil, Cisl e Uil c’erano anche Ugl e Cisal. Adesione altissima: media del 90% con picchi del 100% in alcune città. (il manifesto)
Gli approfondimenti: Venerdì nero oggi per chi dovrà spostarsi con i mezzi pubblici. Alle 5:30 scatta infatti lo sciopero nazionale di 24 ore di bus, metro e tram senza fasce di garanzia. In mattinata prevista anche una manifestazione davanti al Ministero dei Trasporti a Roma (Sky Tg24 )
Molto partecipata la manifestazione nazionale che si è svolta a Roma davanti al ministero dei Trasporti e alla quale ha partciparto anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che insieme al segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio, ribadisce i motivi della mobilitazione indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. (Collettiva.it)