In vigore la nuova Direttiva UE sulla Qualità dell’Aria: cosa cambia

In vigore la nuova Direttiva UE sulla Qualità dell’Aria: cosa cambia
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La Ambient Air Quality Directive (AAQD) ha ricevuto il via libera dal Consiglio UE con la sola astensione di Malta. I limiti al 2030 per i principali inquinanti atmosferici vengono abbassati. Prevista più flessibilità per i Ventisette (deroghe fino a 10 anni) via depositphotos.com Nuovi livelli massimi per le principali sostanze inquinanti come polveri sottili, ossidi di azoto (NOx) e biossido di zolfo (SO2). (Rinnovabili)

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Così Cittadini per l'Aria: "La nuova Direttiva approvata a Bruxelles da una parte fissa limiti più severi per i principali inquinanti atmosferici e nuove norme per monitorare e migliorare la qualità dell’aria, dall’altra include una previsione, fortemente voluta dalle autorità italiane e in particolare dalle regioni più inquinate della Pianura Padana, ossia Lombardia, Emilia Romagna Piemonte e Veneto, che potrebbe consentire, a certe condizioni, di ottenere un rinvio molto esteso – fino a 10 anni – del termine del 2030 entro il quale raggiungere i nuovi obiettivi validi per gli altri Paesi europei" (Eco dalle Città)

"I livelli di concentrazione degli inquinanti, vicini a quelli raccomandati dall'OMS per quanto riguarda ossidi d'azoto e particolato sottile, dovranno essere dimezzati entro il 2030, anche se l'Italia ha già annunciato di voler fare ricorso alla proroga quinquennale, adducendo la solita motivazione della conformazione orografica della Pianura Padana sfavorevole alla dispersione degli inquinanti: quella che avrebbe dovuto essere una sfida per agire in modo più incisivo è da tempo un alibi per non agire". (Eco dalle Città)

Sulla base della direttiva europea approvata il 14 ottobre 2024 gli Stati membri potranno imporre alle imprese misure più severe a tutela della qualità dell'aria. Mentre il danno alla salute dei cittadini sarà risarcibile. (ReteAmbiente.it)

Approvata la nuova Direttiva europea sull’aria: limiti più severi sugli inquinanti

La qualità dell’aria nei centri urbani europei è responsabilità delle istituzioni nazionali. Ma il Consiglio europeo deve dare via libera alla direttiva che aggiorna gli standard, per passare poi all’esame del Consiglio europeo. (FIRSTonline)

I ministri dell'ambiente riuniti a Lussemburgo hanno confermato l'accordo politico raggiunto a febbraio con l'Eurocamera sulla revisione della direttiva, con la sola astensione di Malta. Questo importante passo avanti segna un punto di svolta nella lotta contro l'inquinamento atmosferico e rappresenta una vittoria per la salute dei cittadini europei. (QuiFinanza)

I ministri dell’ambiente dell’unione europea hanno confermato l’accordo politico raggiunto lo scorso febbraio per la revisione della direttiva sull’aria. Introdotti limiti più stringenti per gli inquinanti con il maggiore impatto sulla salute – Pm2,5 e NO2 (Green Planner)